OLBIA

Consiglio comunale andato deserto
Minoranza denuncia spreco risorse

di Davide Mosca

OLBIA. Undici consiglieri presenti e trenta, quelli della maggioranza assenti. Non c'è il numero legale per aprire la seduta, il consiglio comunale in prima convocazione, previsto per oggi, viene così annullato. Per lunedì pomeriggio è prevista la seconda convocazione. Nel frattempo i gruppi di minoranza presenti nell'aula consiliare di Poltu Quadu convocano una conferenza stampa per denunciare il fatto, a loro dire grave. "Facendo così -ha dichiarato Marco Piro, capogruppo di Forza Italia- sperperiamo denaro pubblico e in questo periodo non ce lo possiamo permettere. E' stata allestita la sala, ci sono due stenografi, un impiegato del comune, il segretario generale, la televisione, il presidente del consiglio e tutto questo ha un costo. La maggioranza è in seria difficoltà e utilizza questi escamotage per ridurre il numero legale che serve in seconda convocazione". 


Così la seduta di oggi, come era prevedibile e come da tempo siamo stati abituati, è stata rimandata alla seconda convocazione, ovvero a lunedì pomeriggio. Per domani pomeriggio al museo Archeologico è prevista l'assemblea cittadina per discutere di ciò che avrebbero dovuto fare in consiglio quest'oggi. Ma i binari sembrano ormai dividersi, le istituzioni e l'amministrazione da una parte e i cittadini dall'altra. Per Tonino Pizzadili di Unidos, la città non è amministrata: "L'amministrazione lavora ad episodi e il consiglio comunale non ha più i numeri per poter governare. Non c'è governo in questa città". 


Sulla stessa linea le dichiarazioni di Gesuino Satta, eletto nelle liste Udc: "C'è sconcerto e rammarico per quanto riguarda l'atteggiamento di Giovannelli. Noi, come minoranza, siamo a disposizione per affrontare i temi importanti della città. non si può lasciare la città in agonia perché tenuti sotto scacco dalla propria maggioranza". Pietro Carzedda, invece, chiede all'amministrazione di prendere posizione sulle recenti demolizioni che hanno investito La Maddalena, ma che a breve potrebbero arrivare anche a Olbia: "E' necessario che si dia un segnale, a Olbia ci sono 25 abitazioni con ordini di demolizioni e il problema di quelle famiglie che ci abitano si presenterà e c'è il dovere di dire qualcosa". Gli altri consiglieri, a partire da Michele Fiori, hanno poi rinnovato la richiesta alla maggioranza di aprire la crisi e valutare le condizioni per governare la città. 


Angelo Cocciu di Forza Italia ha dichiarato: "Il sindaco avrebbe dovuto rivolgersi alla minoranza, non per trovare accordi, ma per trovare le soluzioni per far fronte alle esigenze primarie della città. Noi non vogliamo niente in cambio, ma solo il bene della città e ed è in quest'ottica che ci mettiamo a disposizione. Sulla stessa linea le dichiarazioni dei consiglieri Tiziano Pinna, Francesco Sanciu e Valerio Spano che in chiusura ha dichiarato: "Avevano annunciato un consiglio comunale straordinario a Roma e non si è mai fatto. finirà che la gente, come annunciato ci andrà davvero nella capitale, ma senza gli amministratori, senza di noi. E questa è una sconfitta della politica. La gente continua a piangere e a urlare e gli amministratori non possono abbandonare in questo modo le persone".


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