CONSIGLIO COMUNALE

Olbia, riduzione Imu per seconda casa
Approvata mozione Fi per i giovani

OLBIA. Nel consiglio comunale di ieri si è discussa la mozione della minoranza consiliare sulla riduzione delle aliquote Imu per gli immobili dati in comodato d'uso gratuito ai parenti di primo grado. Il provvedimento è stato approvato dal consiglio, con grande soddisfazione da parte del gruppo di Forza Italia che l'aveva proposto nel gennaio scorso. Quanto deciso avrà il compito di equiparare, a livello di imposizione fiscale, le prime case utilizzate a titolo di comodato dai parenti in primo grado. Secondo il capogruppo di Fi, Marco Piro, il provvedimento consetirà, in questo particolare periodo economico, di dare una boccata d'ossigeno agli olbiesi: "Le banche non erogano mutui se non hanno elevate garanzie -ha dichiarato il consigliere-, di conseguenza le giovani coppie si rivolgono ai genitori e vanno a vivere in proprietà di famiglia. Allo stato attuale il padrone di casa, in questo caso il genitore, paga imposte come seconda casa, anche se l'immobile è dato in comodato d'uso (anche gratuito) ad un figlio".

Come riportato nella nota diffusa dal gruppo di Forza Italia la differenza di tassazione è elevata. Per la prima casa, ad esempio, di circa 85 metri quadri, con rendita catastale di 500 euro,  l'Imu da pagare per l'anno 2013  ammonterebbe a 336 euro - 200 euro di detrazione con un costo complessivo pari a 136E. Per una seconda casa sempre di 85 metri quadrati e con la medesima  rendita catastale ,  l'Imu per l'anno 2013 ammonterebbe a 638,13 euro. "Ora staremo attenti -ha poi concluso Piro- a verificare che gli impegni presi, vengano trasformati della Giunta in atti concreti come la modifica del regolamento comunale di applicazione della tassa e la una rimodulazione delle aliquote IMU". 


Ecco la parte deliberativa del documento approvato in consiglio: "Si impegna il sindaco e la Giunta Ad adottare gli opportuni provvedimenti allo scopo di equiparare all'abitazione principale, le abitazioni non di lusso concesse in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzino come abitazione principale, definendo attraverso la modifica del regolamento comunale di applicazione della tassa e attraverso una rimodulazione delle aliquote, criteri e modalità finalizzati ad agevolare maggiormente le giovani famiglie e le fasce di reddito più deboli".


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