OLBIA

Tribunale riconteggia voti regionali
Caria, Pd, potrebbe entrare in Regione

Anomalie nelle trascrizioni delle preferenze in Gallura
di Davide Mosca

OLBIA. Colpo di scena sulle elezioni regionali. Perluigi Caria, candidato gallurese del partito democratico alle passate regionali, non eletto, potrebbe entrare ugualmente in consiglio regionale. La Gallura scippata della sua rappresentanza potrebbe così avere una terza voce a Cagliari. Giustizia sarebbe fatta, vista anche l'incostituzionalità che da più parti è stata sollevata per una legge regionale che non garantisce la rappresentatività dei territori. Ad alimentare l'ipotesi ci sono le verifiche che il tribunale di Tempio Pausania ha effettuato sui verbali trasmessi da Cagliari e su quelli delle sezioni elettorali galluresi. Trecento voti non contati e tutti targati partito democratico. Il controllo è stato disposto dal presidente del tribunale, Gemma Cucca, su ricorso presentato dallo stesso Caria venerdì scorso. Nello specifico ci sarebbero i voti attribuiti a Caria e non trascritti a Luogosanto, venticinque su cinquanta. 


Ma il caso più eclatante è da registrarsi a Santa Teresa Gallura dove su 81 voti per il commercialista olbiese ne è stato registrato uno solo. Le porte della regione potrebbero dunque aprirsi per un terzo consigliere regionale gallurese. Le anomalia riscontrate dall'esponente del partito democratico olbiese sono ora al vaglio della magistratura. E' in corso una verifica dettagliata sui voti, considerato anche che il primo dei non eletti del Pd è Pietro Morittu, candidato nel Sulcis Iglesiente con soli cinque punti di distacco da Caria. 


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