Comitato precari Parco La Maddalena
Incertezze per futuro dei lavoratori


OLBIA. Giovedì scorso una rappresentanza del  "Comitato precari del Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena" ha avuto un incontro con il direttore dell'Ente Parco, Ciro Pignatelli, durante il quale i precari hanno esposto la situazione creatasi con la scadenza dei contratti a tempo determinato e altri in procinto di scadenza sui quali l'Ente non è ancora intervenuto per chiarire quali politiche intenda adottare a tutela dei lavoratori e delle professionalità acquisite nel corso degli anni di servizio presso il Parco. Pignatelli ha spiegato ai lavoratori e al delegato sindacale presente che a partire dai nuovi bandi per la selezione del personale del Parco, nessuna garanzia verrà fornita per il futuro a chi ha maturato, nel settore delle aree protette tanto quanto nella pubblica amministrazione in genere, precedenti esperienze di lavoro. Per questo motivo i precari del Parco richiedono unitamente alle rappresentanze sindacali un intervento del presidente Bonanno per chiarire quali siano le motivazioni di questo indirizzo. 

La preoccupazione dei lavoratori è che, con ogni probabilità, si verranno a disperdere le professionalità acquisite nel corso degli anni, aggravando la già difficile condizione dei precari dell'Ente. Inoltre, alla confusione rispetto alla situazione dei contratti a tempo determinato si aggiunge in queste ore il caso dei ventiquattro operatori stagionali a mare. Sono stati infatti pubblicati due distinti bandi per la selezione di nuovo personale addetto alla riscossione e alla guida dei mezzi nautici, ma il personale rivendica il fatto che è ancora in corso di validità la graduatoria triennale pubblicata durante la scorsa stagione estiva. 

Per il dirigente l'atto è ampiamente motivato in determina, perché "elementi normativi relativi alla sicurezza a mare, non specificati nello scorso bando fanno sapere dall'Ente, impongono un adeguamento delle figure attraverso una nuova procedura di selezione". Di parere contrario sono però i lavoratori stagionali che di fatto rischiano di essere esclusi dalle nuove graduatorie, senza che le precedenti siano state annullate. Sono così pronti a presentare un ricorso al Tribunale amministrativo regionale qualora non dovesse essere accolta la richiesta dell'annullamento in autotutele dell'atto dell'Ente Parco.

 

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