OLBIA. Che la Costa Smeralda da tempo non fosse più dei sardi era cosa nota a tutti. Ma che agli "autoctoni" non venisse neanche concesso di passare una giornata in riva al mare smeraldino, questa è una notizia di pochi giorni fa, una novità regalata ai sardi dall'emiro del Qatar, di recente divenuto il proprietario del consorzio Costa Smeralda. Grossi massi di granito bloccano da qualche giorno l'accesso alle aree parcheggio alle spalle delle spiagge di Romazzino, Liscia Ruja e Pevero. Ed ecco che, se non ci pensano i sardi a protestare, arriva da una deputata la denuncia portata direttamente all'attenzione del Governo e della commissione Ambiente. "Il Governo faccia subito chiarezza sulla chiusura ai turisti di gran parte delle spiagge più belle della Costa Smeralda", ha chiesto la parlamentare del Pd, Giovanna Sanna che ha presentato un'interrogazione al ministro Gian Luca Galletti. "Si rende impossibile il raggiungimento delle spiagge a piedi e, inoltre, queste aree sono spazi vitali e indispensabili affinché le macchine non vengano posteggiate sulla strada creando un vero e proprio ostacolo per i soccorsi in caso di incendi. Si tratta - continua Sanna- di un atto di arroganza: mai fino ad oggi i vari proprietari che si sono succeduti a partire dall'Aga Khan hanno privato il Comune di Arzachena e i turisti di queste bellezze naturali che sono patrimonio di tutti e devono essere usufruite da tutti".
"Un altro problema molto serio che si crea riguarda tutti coloro che hanno la concessione demaniale e che offrono servizio sulla spiaggia: attività la cui sopravvivenza è strettamente legata alla presenza di clienti. Ci auguriamo dunque - conclude la deputata Pd - a un ripensamento immediato da parte della holding del Qatar e chiediamo al Governo un tempestivo intervento anche considerato l'approssimarsi della stagione estiva".