ARCIPELAGO LA MADDALENA

Situazione precari e lavoratori Parco
Bonanno, Serve personale qualificato


LA MADDALENA. "Da anni ricevo lamentele sul fatto che la famigerata clausola dei titoli di servizio escludesse, di fatto, l'accesso dall'esterno di maddalenini che continuavano a ritrovarsi ai margini della graduatoria; d'altro canto, bisogna puntare su un costante miglioramento delle performance relative a chi accoglie il turista nel nostro Arcipelago e garantire l'adozione di accorgimenti utili a innalzare qualità e sicurezza del servizio di accoglienza". Ad affermarlo è il presidente del Parco di La Maddalena, Giuseppe Bonanno che, a seguito di quanto dichiarato dal comitato dei lavoratori dell'Ente, ha diffuso un comunicato stampa. Per quanto riguarda la possibilità che il personale stagionale non venga riconfermato, Bonanno ha dichiarato che la sua scelta è motivata dal fatto di voler "dare occasione a più persone di accedere a quei posti di lavoro". Mentre per quanto riguarda la la questione dei lavoratori a tempo determinato, il presidente ricorda che è stato lui stesso ad adoperarsi nel 2008 per sensibilizzare numerosi parlamentari affinché l'Ente Parco, nel momento di crisi che ha colpito l'Arcipelago di La Maddalena, potesse ricorrere ad assunzioni a tempo determinato, dando così un modesto contributo alla situazione dell'isola. 

"Il Parco ha chiaramente bisogno, per specifiche attività, di personale altamente professionalizzato in grado di dare un valore aggiunto all'Ente che ha bisogno di fare un ulteriore salto di qualità. In futuro, con i nuovi bandi, dovremo quindi mirare ad assumere persone che abbiano maturato esperienze significative. Il quadro del lavoro a tempo determinato, d'altro canto, non offre spazi a linee di esclusività, ma è ovvio che chi ha sviluppato professionalità e competenze non dovrà temere la concorrenza", si legge nella nota stampa che conclude: "Comprendo benissimo l'apprensione che ruota intorno al tema del lavoro e del precariato, preoccupazione che è anche la mia, sia chiaro, visto che ho una sorella da sempre precaria e ormai disoccupata da quasi un anno e per la quale, oggettivamente, vi sono poche possibilità, paradossalmente anche a causa della sua parentela: rimango quindi convinto del fatto che le istituzioni debbano puntare più sull'aumento delle opportunità di lavoro che non sulla conservazione dello status quo di "precario"".

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