OLBIA. Maggioranza e opposizione in consiglio regionale sono uniti per la difesa dei presidi territoriali delle forze di polizia in Sardegna. Lo Stato smobilita dalla Sardegna e i consiglieri non stanno a guardare e in queste ore sono in discussione a Cagliari diverse mozioni per evitare che il territorio subisca oltre al danno anche l'ennesima beffa. Mentre scriviamo il consiglio regionale ha approvato all'unanimità un ordine del giorno condiviso da tutti i capigruppo che impegna la giunta a "intervenire presso il presidente del Consiglio dei ministri e il ministro dell'Interno per il rispetto degli obblighi assunti con la Regione" contro la chiusura e il ridimensionamento di qualsiasi presidio di pubblica sicurezza in Sardegna.
Come riportato nelle scorse settimane anche in Gallura numerosi uffici sarebbero in procinto di chiudere in nome della spending review. Il dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell'Interno, ha ipotizzato di chiudere il distaccamento della Polizia stardale a Tempio Pausania e i posti di polizia ferroviaria a Golfo Aranci, il reparto dei sommozzatori della polizia di stato a Olbia, ma anche a Palau, Cagliari, Oristano e Porto Torres.
Il sindaco di Golfo Aranci e consigliere regionale, Giuseppe Fasolino, ha illustrato la mozione sull'ipotizzata chiusura dei distaccamenti e sui tagli del personale delle sedi e dei nuclei specialistici dei distaccamenti dei vigili del fuoco. Secondo la riorganizzazione prevista, a Olbia verrebbero tolti mezzi di soccorso come l'autoscala e la gru oltre al taglio di sei unità del distaccamento terrestre. Senza contare la mancata apertura del distaccamento portuale del servizio antincendio di Olbia. Un vero disastro se si dovesse attuare il piano che probabilmente non ha considerato, come la provincia di Olbia Tempio paghi ogni anno un prezzo altissimo per gli incendi estivi. Senza considerare, poi, la terribile alluvione che ha colpito Olbia e dove l'intervento del personale e dei mezzi del vigili del fuoco è tutt'ora fondamentale. Sono in discussione stasera, tutte le cinque mozioni, presentate in Consiglio Regionale.
Assente il presidente Pigliaru, a Roma per discutere di servitù militari con il ministro della difesa Pinotti. La giunta ha dichiarato di appoggiare tutte le mozioni dei consiglieri in materia e di voler proporre al ministro dell'interno, Angelino Alfano un'iniziativa, affinché i tagli non vadano a discapito della sicurezza. Nel frattempo si muoveranno anche le prefetture che sono state invitate a firmare degli accordi, in materia di sicurezza e con particolare attenzione al fenomeno delle intimidazioni contro gli amministratori locale. Altro punto di forza su cui far leva potrebbe essere, secondo l'assessore agli enti locali Cristiano Erriu, l'attuazione dell'articolo 7 della legge numero 9 del 2007, che prevede l'adozione di programmi specifici d'intervento per il sistema di sicurezza nei territori.