OLBIA. Soltanto 150 milioni di euro, mezzo miliardo in meno rispetto alla stima dei danni provocati dall'alluvione del 18 novembre scorso in Sardegna, sono stati destinati per gli interventi post alluvione. Fondi che, stando a quanto dichiarato dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, "sono del tutto insufficienti", per cui, nell'esprimere parere favorevole all'ordine del giorno unitario, approvato dal Consiglio regionale riunito in seduta ieri, il presidente si è impegnato a intervenire presso il Governo per procedere a una stima più compiuta dei danni, ricorrere anche a risorse nazionali e comunitarie per aiutare i privati a ripristinare, entro il 31 dicembre prossimo, il proprio patrimonio danneggiato e le attività produttive e a mettere rapidamente in sicurezza gli edifici scolastici. Per il momento l'isola può contare su venti milioni di euro della contabilità speciale, su 23 milioni e mezzo di una delibera Cipe del 2012, esclusi dal patto stabilità interno, 50 milioni di euro nel bilancio Anas, cui si dovrebbero aggiungere altri 60 milioni con l'allegato 11 del Def sulle infrastrutture. La Giunta e il Consiglio regionale hanno poi rivendicato pari trattamento per le comunità sarde colpite dal ciclone Cleopatra rispetto a calamità avvenute in altre parti d'Italia.