OLBIA. La vendetta è un piatto che va servito freddo. E lui, l'ha servito sempre allo stesso modo: bruciando l'auto a chi, secondo il suo parere, gli aveva fatto un torto in passato. Questa mattina, i carabinieri del comando provinciale di Sassari hanno arrestato A.L., olbiese di 45 anni, responsabile dell'incendio, nella notte del 14 aprile, di una Peugeot 205, parcheggiata in via Donizzetti. L'uomo non era nuovo a gesti simili, già nel novembre del 2012 era stato arrestato dai carabinieri di Olbia, per l'incendio di un'Alfa Romeo, di proprietà di un vigile del fuoco della città gallurese. Il motivo? Sempre lo stesso: rancori covati nel passato e relativa vendetta nei suoi confronti.
Quella notte del 14 aprile, alcuni residenti di via Donizetti, hanno sentito un boato. Era il rumore del fuoco che dilaniava le lamiere. L'allarme al 115. I vigili del fuoco sono intervenuti nel giro di pochi minuti, scongiurando danni ben più gravi, visto che le fiamme si erano propagate ad un'altra auto, una fiat Multipla parcheggiata nelle vicinanze di un'abitazione. Le indagini, all'indomani dell'episodio sono state affidate ai carabinieri della stazione di Olbia centro, anche loro intervenuti sul posto quella notte. I militari hanno percorso diverse piste, fino a quando, non si sono imbattuti in alcune vicende personali che occasionalmente hanno visto coinvolti la vittima dell'incendio con il presunto responsabile del gesto.
I carabinieri a quel punto hanno potuto raccogliere le prove e gli indizi necessari con riscontri oggettivi per inchiodare il 45enne. Il giudice per le indagini preliminari di Tempio Pausania, accogliendo le richieste del pubblico ministero, ha emesso la misura cautelare in carcere a carico di A.L., non nuovo, come detto, ad episodi del genere. Al termine delle formalità di rito, l'uomo è stato trasportato in carcere a Nuchis.