OLBIA. La seduta del consiglio comunale di ieri si è protratta fino a tarda notte. In particolare si sono trattate due questioni abbastanza spinose. La prima verte sulla discussione del sesto punto all'ordine del giorno: le varianti al programma del piano di fabbricazione e nello specifico di alcune aree di Porto Rotondo. La seconda riguarda invece le presunte irregolarità, così come dichiarato dal consigliere di minoranza Marco Piro, dei lavori in via Gabriele D'Annunzio. Per quanto riguarda la prima questione, c'è da capire come mai tre osservazioni, di privati cittadini e presentate dal comprensorio di Porto Rotondo e da un gruppo di consorziati, regolarmente protocollate e spedite via posta certificata siano, per così dire, "scomparse".
Stiamo parlando di un'area di pregio al centro del borgo di Porto Rotondo, vincolata da più di venti anni e dove una eventuale modifica del piano di fabbricazione si tradurrebbe in una montagna di soldi. Montagna di soldi e dunque interessi. Per questo motivo, su sollecitazione del consigliere di minoranza Marco Piro, anche il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, ha espresso forti preoccupazioni sulla vicenda tanto da dichiarare: "Chiedo l'intervento del segretario comunale. Non possiamo lasciare nessuna ombra su una questione così delicata. Il consigliere Piro solleva un problema che nessuno aveva sollevato prima. Se a qualche lobbista venisse in mente che a Olbia sia possibile razzolare indisturbato, io garantisco che nessuno farà il sacco di Olbia, che sia per una semplice concessione o per un solo metro quadro di suolo pubblico. Chiunque sia a conoscenza di eventuali irregolarità, informi le autorità proposte. Qualora riscontrassi qualcosa di illegale, effettuerò io stesso una denuncia".
E alle parole del sindaco Giovannelli ha risposto il segretario comunale, la dottoressa Stefania Giua: "C'è stato un disguido nell'ufficio e queste osservazioni non sono mai pervenute e quindi mai arrivate in commissione urbanistica e dunque non inserite nei punti di discussione. Ciò comporta una irregolarità e ora si dovrà istruire un nuovo procedimento e a quel punto verranno dibattute in altra sede". Il disguido, così come definito dal dirigente, ha comunque mandato in tilt la maggioranza e l'intero consiglio comunale che è stato sospeso per più di un'ora, su richiesta dello stesso sindaco. Alla fine si è scelto comunque di discutere il punto 6, avente come oggetto le varianti al piano di fabbricazione e le relative osservazioni, più di novanta nonostante la richiesta di Piro di sospensione totale della discussione del punto perché viziata da quella irregolarità.
"Ci si è portati avanti", fanno sapere dal consiglio, senza però andare a votazione che verrà fatta in altra data e soprattutto con il caso delle tre osservazioni sparite, del tutto chiuso. Intorno alle 2 di notte è stato approvato infine il bilancio consultivo del comune, votato dalla maggioranza con i voti contrari dell'opposizione.