OLBIA. Tutta la Gallura vive momenti preoccupanti dal punto di vista economico e imprenditoriale. I dati della Camera di Commercio del Nord Sardegna, appena diffusi, fotografano una realtà che vede molte più imprese chiudere rispetto a quelle che aprono. A dare il colpo di grazia ci sono stati sicuramente gli ingenti danni provocati dalla terribile alluvione del 18 novembre scorso. Per 368 nuove attività hanno chiuso i battenti 449 imprese e questo nei soli primi tre mesi del 2014. Ovviamente vanno evidenziati e rapportati i dati al primo trimestre del 2013 rispetto ai quali nel territorio complessivo del Nord Sardegna si è registrato un +2,8% di iscrizione e un -10,9 e -9,8 percento rispetto allo scorso anno. Il settore più in crisi è sicuramente quello delle costruzioni che fa registrare un meno 8,8 percento. In ripresa il settore del turismo, quello delle assicurazioni e del credito. Si stanno riprendendo lentamente, partendo da numeri negativi, il comparto manufatturiero, quello del commercio e dei trasporti.
Da evidenziare il proliferare delle imprese straniere con il 18,3 percento e quelle femminili con il 10,5. Per quanto riguarda il territorio gallurese sono 33 le imprese nel campo dell'agricoltura e della pesca che hanno aperto i battenti a fronte delle 96 che purtroppo li hanno chiusi. Dal punto di vista del commercio all'ingrosso e al dettaglio e per la riparazione di motocicli e autoveicoli ci sono 53 nuove imprese a fronte delle 92 chiusure. Per Massimo Putzu, vicepresidente della Camera di Commercio, alcuni dati sono positivi e fanno ben sperare: "Dobbiamo cercare di dare più fiducia ai giovani e soprattutto fare formazione. Oggi fare impresa è difficile, ma non impossibile il mercato è molto competitivo e la giungla della burocrazia ci strozza. Ma dobbiamo essere consapevoli che solo con la nascita di nuove imprese si creano nuovi posti di lavoro". Da qui la camera di Commercio di Olbia parte per i propri corsi di formazione e assistenza per i neo o aspiranti imprenditori. Di fondamentale importanza secondo il vice presidente, la consapevolezza di costruire un buisness plan adeguato e con una ricerca mirata agli strumenti finanziari. Insomma la Gallura resiste e ha un calido alleato nella camera di commercio, certo è che la politica a partire da quella regionale dovrebbe dare più segnali ad un territorio che potrebbe, per quello che si è visto, dare un contributo fondamentale per far uscire la Sardegna dal momento di difficoltà.