TEMPIO PAUSANIA. Al termine della lunghissima giornata di rilievi, sopralluoghi e indagini sul triplice omicidio di Tempio, i carabinieri hanno individuato quattro persone. Sono in corso, da questa notte, gli interrogatori nella caserma della cittadina gallurese. I quattro uomini, tutti del luogo, sarebbero gli unici ad aver avuto contatti, oltre ai parenti, con la famiglia trucidata. La visione dei filmati registrati delle telecamere poste sopra al bar di via di Villa Marina, possono aver dato un valido aiuto per l'individuazione di almeno uno dei killer. Si parla ovviamente ancora di sospetti e non c'è al momento nessun fermo. Le indagini proseguono e si seguono diverse piste.
Quella della vendetta per motivi di usura è quella che convince di più gli investigatori, visti i trascorsi di Giovanni Maria Azzena e della moglie Giulia Zanzani, il primo arrestato nel 2008 e la seconda indagata sempre per motivi di strozzinaggio. Secondo una prima ricostruzione, i killer, avrebbero pianificato nei dettagli l'agguato sapendo della presenza di ben due matrimoni nelle vicinanze. Uno dei ricevimenti si sarebbe svolto proprio in una delle palazzine, a pochi passi dal massacro. Nessuno ha sentito nulla, nessuno ha visto niente. Le mura di granito della palazzina dove si è consumato uno dei più efferato omicidi della storia della Sardegna, hanno assorbito le eventuali grida, se mai ci sono state. Che gli assassini si siano potuti dileguare, confondendosi tra le persone presenti al ricevimento nuziale? Anche questa è un'ipotesi.
Tutte le registrazioni in possesso dei carabinieri, sono secretate così come quelle girate dai RIS all'interno dell'appartamento dove sono stati ritrovati i corpi dei coniugi Azzena e del piccolo Pietro. Per oggi, a Sassari, sono previsti gli esami autoptici sui corpi delle vittime. L'esito delle autopsie potranno chiarire meglio dinamiche e orari degli efferati omicidi. Secondo quanto ricostruito, il piccolo Pietro, doveva andare a giocare a pallone con gli allievi della squadra di calcio Civitas, alle 15.30. Purtroppo non c'è mai arrivato sul campo da gioco. La sacca era pronta, ma il piccolo non si era ancora cambiato. Ciò fa pensare che tutto si sia svolto tra le 13, orario di chiusura del negozio della famiglia Azzena e le 15.