LA TESTIMONIANZA

Parla chi conosce l'arrestato:
"Angelo l'abbiamo visto sabato sera"

di Antonella Brianda


TEMPIO PAUSANIA.  "Una giornata senza un sorriso è una giornata persa". Questa frase di Charlie Chaplin scritta su di una panchina pubblica del Luongomare di Golfo Aranci, Angelo Frigeri l'ha scelta come immagine di copertina del suo profilo Facebook. Una frase che letta oggi, dopo la confessione della notte scorsa nella caserma dei Carabinieri di Tempio Pausania, mette i brividi e fa riflettere. Soprattuto perché quasi in automatico, nella mente di tutti, appare il sorriso del piccolo Pietro, una delle vittime del triplice omicidio che ha sconvolto la cittadina gallurese. Pietro e il suo sorriso candido e spensierato verranno ricordati questa sera alle ore 21 durante la fiaccolata organizzata in sua memoria e in memoria dei suoi genitori, Giovanni e Giulia, dal parroco Don Antonio Tamponi. 

Le testimonianze.

"Conosciamo benissimo Angelo, il paese non è poi così grande e anche i bar e i locali frequentati dai ragazzi sono più o meno sempre gli stessi", ci dicono alcuni avventori di un bar che aggiungono:" Sabato sera stavamo bevendo e l'abbiamo visto passare nella via principale in macchina, non si è fermato ma era tranquillo, normale come sempre". In pochi hanno voglia di parlare di lui, anche se i commenti vengono fatti e tutti parlano di Angelo Frigeri come di un ragazzo tranquillo come tanti altri. "Il padre che è una persona per bene e un gride lavoratore, ha una tappezzeria poco distante dal negozio e dalla casa della famiglia Azzena. Ma Angelo non lavorava con il padre, faceva impianti elettrici. Sei anni fa la madre ha avuto un cancro ed è morta e in famiglia sono rimasti Angelo, il padre e una sorella", aggiungono gli avventori del bar. "Mai ci saremmo aspettati che potesse arrivare a fare tanto, siamo ancora increduli", conclude un ragazzo che ci fa vedere il suo cellulare:" L'ho sentito via messaggini pochi giorni fa, sono sconvolto". 

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