OLBIA. Con l'approssimarsi della stagione estiva e visto che la presenza di rovi, sterpaglie, materiale secco e altri rifiuti infiammabili nei bordi e nelle cunette delle strade, molto spesso sono la causa di un elevato rischio di incendio, e tenuto conto che nel territorio comunale di Olbia un gran numero di terreni non sono stati ancora ripuliti dalle sterpaglie e dai residui di colture altamente infiammabili, il Comune di Olbia ha emesso un'ordinanza che contiene le prescrizioni antincendio per il triennio 2014-2016. Nel periodo di "elevato rischio di incendio boschivo" che va dal primo giugno al quindici ottobre, è vietato: accendere fuochi, anche per abbruciamento di stoppie e dei residui di lavorazione delle utilizzazioni boschive; smaltire braci; gettare dai veicoli, o comunque abbandonare sul terreno, fiammiferi, sigari o sigarette e qualunque altro tipo di materiale acceso, o allo stato di brace, o che in ogni caso possa innescare o propagare il fuoco; fermare gli automezzi con la marmitta catalitica in contatto con sterpi, materiale vegetale seccaginoso o comunque con materiale soggetto ad infiammarsi per le alte temperature. Nel restante periodo dell'anno, ovvero al di fuori del periodo di " elevato pericolo di incendio boschivo ", sono vietate quelle azioni che per condizioni metereologiche, stato della vegetazione e pericolosità degli attrezzi, mezzi e strumenti utilizzati, possono provocare un incendio boschivo.
Entro il 15 giugno di ogni anno nel triennio 2014-2016: i proprietari ed i conduttori di terreni appartenenti a qualunque categoria d'uso del suolo, sono tenuti a ripulire da rovi, sterpaglie, materiale secco di qualsiasi natura, l'area limitrofa a strade pubbliche, per una fascia di almeno 3 metri calcolati a partire dal limite delle relative pertinenze della strada medesima; tutti i proprietari e/o conduttori di fondi agricoli sono altresì tenuti a creare una fascia parafuoco, con le modalità di cui al comma 1°, intorno ai fabbricati rurali e ai chiusi destinati al ricovero di bestiame; di larghezza non inferiore a 5 metri; i proprietari o conduttori di colture cerealicole sono tenuti a realizzare una fascia arata di almeno 3 metri di larghezza, perimetrale ai fondi superiori ai 10 ettari accorpati e comunque nei lati prospicienti la viabilità; i proprietari o i conduttori dei terreni adibiti alla produzione di colture agrarie contigui con le aree boscate definite all'art. 5, devono realizzare all'interno del terreno coltivato, una fascia arata di almeno 5 metri di larghezza, lungo il perimetro confinante con il bosco. Analogamente anche i proprietari e/o gli affittuari di terreni siti nelle aree urbane periferiche, devono realizzare, lungo tutto il perimetro, e con le modalità di cui al comma 1°, delle fasce protettive prive di qualsiasi materiale secco aventi larghezza non inferiore a 5 metri; i proprietari e/o conduttori di terreni e/o cortili, appartenenti a qualunque categoria d'uso del suolo, recintati e non recintati, con o senza la presenza di fabbricati, siti nelle aree urbane, sono tenuti a ripulire da rovi, sterpaglie, materiale secco di qualsiasi natura e da tutti i rifiuti infiammabili ivi presenti, l'intera superficie.
Dal 15 al 31 maggio di ogni anno, le attività di abbruciamento consentite dalla Regione Sardegna dovranno essere comunicate alla Stazione Forestale competente per territorio, mentre dal 1 giugno al 30 giugno e dal 15 settembre al 15 ottobre di ogni anno le stesse attività saranno consentite esclusivamente a seguito di preventiva autorizzazione degli Ispettorati Forestali. Inoltre è assolutamente vietato l'abbruciamento dei rifiuti derivanti dal taglio delle sterpaglie, dei rovi, di materiale secco di qualsiasi natura; il suddetto materiale dovrà essere smaltito mediante conferimento in discarica. La frazione verde derivante dalla manutenzione di giardini, orti ed aree alberate, costituenti pertinenza di edifici pubblici e privati, può essere conferita mediante immissione negli appositi cassoni posti in opera nelle stazioni ecologiche. I rifiuti ottenuti dalla pulizia dei terreni dovranno essere immediatamente rimossi e avviati al recupero o allo smaltimento a cura dei soggetti proprietari/conduttori.