TRIPLICE OMICIDIO TEMPIO

Per il Gip Frigeri non ha agito da solo
Nuovi particolari agghiaccianti

Frigeri beve una Redbull prima di ripulire la scena del crimine e si cambia i pantaloni sporchi di sangue dimenticando tutto nella stanza dove sono stati ritorvati i cadaveri
di Davide Mosca

TEMPIO PAUSANIA. Il presunto omicida accusato del massacro della famiglia Azzena a Tempio Pausania "non può aver agito da solo". Nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata questa sera dal giudice per le indagini preliminari, Marco Contu, nei confronti di Angelo Frigeri, emergono nuovi tasselli per ricostruire un puzzle sempre più confuso e intricato. Come riportato dal gip, Frigeri non avrebbe solo partecipato materialmente all'omicidio, ma avrebbe anche avuto l'incarico di recuperare il quaderno, più volte citato dalle cronache in questi giorni, dove erano segnati tutti i prestiti effettuati da Azzena. 

Frigeri è stato immortalato dalle telecamere mentre prelevava il quaderno dal negozio sottostante l'appartamento dove si è compiuta successivamente la strage, ma al momento non se ne ha traccia. Le informazioni contenute  erano talmente preziose per l'omicida e per gli eventuali complici, da valere addirittura la vita di tre persone, tra cui quella di un bambino di 12 anni. Ad aggravare la posizione del 32enne, amico di famiglia, sono le numerose tracce e prove lasciate ovunque nell'appartamento degli Azzena. All'interno della casa sarebbe stata ritrovata, infatti, una lattina di Redbull. Dopo aver compiuto la mattanza, Frigeri sarebbe sceso in strada per recarsi nel bar della piazza e avrebbe acquistato la bevanda energetica che avrebbe finito di consumare all'interno della casa degli Azzena. A quel punto avrebbe tentato maldestramente di ripulire la scena del crimine, dimenticando in casa la lattina. 

Il 32enne si sarebbe addirittura cambiato i pantaloni sporchi di sangue, indossando quelli puliti di Giovanni Maria Azzena e soprattutto dimenticando, anche questa volta, un'altra prova oggettiva della sua implicazione materiale nel triplice omicidio. Gli interrogatori vanno avanti e Frigeri, dopo le due rinunce dell'avvocato Giovanni Azzena prima e di Gianfranca Piras dopo, ora è assistito dal legale Maurizio Mani.  Nell'ultimo interrogatorio, il presunto omicida si è avvalso della facoltà di non rispondere. L'avvocato Mani tiene a precisare che nell'ordinanza è stata firmata la custodia cautelare in carcere, ma non la convalida del fermo, in quanto non esisterebbe, a detta del legale, il pericolo di fuga. Frigeri rimane dunque in carcere a Bancali. Nel frattempo è caccia aperta agli eventuali complici. 


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