Olbia, musica alta e schiamazzi
I cittadini di v. Acquedotto protestano

di Antonella Brianda


OLBIA. Una musica assordante che non dà tregua. Le urla e gli schiamazzi degli avventori che si protraggono fino a notte fonda e che non lasciano dormire gli abitanti del vicinato. Per non parlare poi del rumore dei vetri delle bottiglie rotte e dei rifiuti abbandonati lungo la via. A tutto questo sono ormai "abituati", si fa per dire, gli abitanti di via Acquedotto a Olbia, dove da qualche tempo la pace è stata interrotta dall'apertura di un locale notturno. A segnalarci il disagio di tantissime famiglie che vivono nel quartiere è l'associazione che tutela i cittadini, Cittadinanzattiva Olbia, la quale ha anche fatto una segnalazione al sindaco Giovannelli, all'assessore alla Pubblica Sicurezza, Ivana Russu e al comandante della Polizia Locale, Gianni Serra. 


A portare i cittadini all'esasperazione è la musica ad altissimo volume che viene diffusa dalle ore 23 fino anche alle 5 del mattino, tutti i giorni, in barba alle norme vigenti per il rispetto delle quiete pubblica, soprattutto durante i giorni lavorativi. "Noi non pretendiamo che questo locale non lavori, chiediamo semplicemente che vengano rispettate le regole che sono prima di tutto anche quelle del buon senso e del vivere civile. Siamo disposti a sopportare durante il fine settimana, ma nelle altre giornate il volume della musica deve essere decisamente abbassato", hanno affermato alcuni abitanti della via. Nella segnalazione presentata in Comune a Olbia si legge anche che in alcuni casi è stato richiesto l'intervento delle forze dell'ordine; queste hanno intimato di abbassare il volume dell'impianto stereo del locale, ma una volta andate vie, tutto è tornato come prima. "Chiediamo u intervento risolutore per porre fine a questo disagio", si legge nella segnalazione di Cittadinanzattiva. 

 

© Riproduzione non consentita senza l'autorizzazione della redazione