OLBIA. Era certamente immaginabile che prima o poi la bufera giudiziaria sarebbe arrivata. Due rinvii a giudizio pesantissimi nei confronti del sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli e di quello di Arzachena, Alberto Ragnedda. Le inchieste sull'alluvione del 18 novembre scorso, portate avanti dal procuratore Domenico Fiordalisi e dal sostituto Angelo Beccu, sono giunte al termine. Ora si andrà a processo e gli imputati, in questo caso i due sindaci, ma anche alcuni tra funzionari del comune di Olbia e Arzachena dovranno rispondere di omissione di allarme alle popolazioni e di omicidio plurimo per la morte di sei persone a Olbia e di quattro ad Arzachena. Archiviazione, invece per altri sette indagati e tra questi i nomi eccellenti dell'ex governatore della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, l'ex assessore all'ambiente Andrea Biancareddu e quello dell'ex numero uno della protezione civile regionale, Giorgio Cicalò. La giustizia farà il suo corso, ma si spera anche che il Governo regionale e statale dia un segnale forte per lo stanziamento di risorse importanti per i lavori di mitigazione del rischio idrogeologico in Gallura e in Sardegna, per non doversi ritrovare alle prime piogge autunnali nuovamente in una situazione di emergenza.