OLBIA. La ventisettesima edizione di Time in Jazz si mette in marcia domani, sabato 9 agosto con tre diversi appuntamenti legati al mare. Il primo è in mattinata all'antica Torre di San Giovanni, sul litorale di Posada, il suggestivo paese della Baronia sulla costa orientale: qui, alle 11, il trombettista Fabrizio Bosso e il pianista Julian Mazzariello presentano il loro progetto "Shuffle", un emozionante viaggio in un repertorio che spazia tra generi e stili differenti, dalla tradizione jazzistica al Brasile, fino alla canzone d'autore.
Altro mare e altre emozioni attendono il pubblico del festival nel tardo pomeriggio: alle 18, nella Pineta di Sant'Anna nei pressi di Budoni, centro costiero a una trentina di chilometri da Olbia, va in scena "Tango sottile". Si tratta di una performance sperimentale realizzata appositamente per Time in Jazz dal violoncellista italo-argentino Leonardo Sapere e dai ballerini Margarita Klurfan e Walter Cardozo: tre artisti che uniscono l'attenzione e lo studio della tradizione del tango con una costante ricerca musicale e coreografica.
E il mare fa da sfondo anche al terzo evento della giornata inaugurale del festival: alle 15.30 parte infatti da Livorno il traghetto della Sardinia Ferries diretto al porto sardo di Golfo Aranci (arrivo ore 21) che ospita a bordo la consueta "concertazione navale", una produzione originale di Time in Jazz in collaborazione con la compagnia delle navi gialle che si rinnova per il nono anno consecutivo. A caratterizzare il viaggio, questa volta, l'inedito incontro tra la parola dello scrittore Erri De Luca, che racconterà di Mediterraneo e di emigrazioni, e la musica di Ezio Bosso, uno dei musicisti-compositori italiani più apprezzati della sua generazione (è nato a Torino nel 1971) e di quella corrente che viene definita "neo" o "post" minimalismo.
Alla performance seguirà una conferenza di Gianfranco Bracci, guida escursionistica e ambientale di grande esperienza, istruttore nazionale di nordic walking e corrispondente della rivista "Camminare".
Già impegnato in mattinata con Julian Mazzariello, Fabrizio Bosso torna in scena in serata (ore 21.30) a Pattada, nella piazza della Chiesa di San Giovanni, stavolta alla guida delloSpiritual Trio, con il pianista e organista Alberto Marsico e il batterista Alessandro Minetto: una formazione dedita alla musica nera, come suggerisce il nome, nella sua variante Gospel e Spiritual
La seconda giornata - domenica 10 agosto - prende le mosse alle 11 dalla chiesetta campestre di Santa Lucia, nei pressi di Mores, con un altro inedito rendez-vous: reduci dalla traversata marittima del giorno prima, Erri De Luca e Ezio Bosso allargano il loro recentissimo incontro alla partecipazione di Paolo Fresu.
Dal centro del Meilogu nuovamente verso la costa orientale, allo stagno di Porto Taverna, nel territorio di Loiri Porto San Paolo, per apprezzare (ore 18) la voce di Elina Duni, stella nascente nel panorama jazzistico europeo. Con Colin Vallon al pianoforte, Bjorn Meyer al contrabbasso e Norbert Pfammatter alla batteria, la cantante di casa in Svizzera proporrà la sua originale interpretazione in chiave jazz dei canti tradizionali della sua terra d'origine, l'Albania, già consegnata alle tracce dell'album "Matanë Malit", pubblicato dalla ECM.
In serata (ore 21.30), al Vulcano di Ittireddu, Ezio Bosso completa il suo trittico di impegni per Time in Jazz alla testa del trio che, accanto al suo pianoforte, schiera Giacomo Agazzini al violino e Claudia Ravetto al violoncello.
La terza giornata. Lunedì 11 agosto.
Le rovine del Castello dei Doria a Chiaramonti saranno il suggestivo scenario del concerto d'apertura della terza giornata, lunedì 11: protagonista, a partire dalle 11, il duo clarinetto e pianoforte formato dai fiorentini Nico Gori e Alessandro Lanzoni (miglior nuovo talento dell'anno all'ultimo referendum "Top Jazz" della rivista Musica Jazz).
Tappa a Calangianus, nel tardo pomeriggio: dopo averlo ascoltato in coppia con Fabrizio Bosso, il pubblico di Time in Jazz potrà apprezzare ancora il talento del pianista italo-inglese Julian Mazzariello nell'esibizione solistica che lo attende alle 18 all'ex-convento del paese gallurese.
In serata il festival approda finalmente a Berchidda per un doppio concerto al Centro Laber (l'ex caseificio riconvertito in spazio culturale), sotto l'insegna di Sonata di Mare: un progetto transfrontaliero finanziato dal Programma Operativo europeo Italia-Francia "Marittimo" 2007-2013, che ha come area di riferimento lo spazio marittimo fra Toscana, Corsica, Sardegna e Liguria, e come obiettivo la creazione di un circuito di festival, eventi e produzioni artistiche per la valorizzazione della musica tradizionale e contemporanea, e per la creazione di forme musicali innovative. Apre, alle 21.30, "In mezzo c'è solo... il mare", produzione originale della Provincia di Savona - PERCFEST, con le musiche, la direzione e gli arrangiamenti di Rosario Bonaccorso.
Il secondo progetto, alle 23.30, è invece firmato dal sassofonista Stefano "Cocco" Cantini: si intitola "7 modi" ed è un concerto ispirato alla cultura mediterranea e alle antiche civiltà, sulla base di originali rivisitazioni jazzistiche. Sul palcoscenico un organico che schiera musicisti toscani e provenienti da altre regioni coinvolte nel progetto Sonata di Mare, oltre a voci recitanti in poesia e canto: con lo stesso Stefano "Cocco" Cantini (direzione e sax), ci saranno Antonello Salis (fisarmonica e tastiere), Francesco Petreni (batteria), Raffaele Toninelli(contrabbasso), Andrea Lagi (tromba), Valentina Toni (voce), Aldo Milani (sax e flauto), Enrico Rustici (ottavatore), con la partecipazione speciale di Jérôme Casalonga (voce).
La quarta giornata. Martedì 12.
All'insegna di Sonata di Mare anche il primo impegno in scaletta per martedì 12: a Bortigiadas, alle 11, nella Chiesa della Santissima Trinità, tiene infatti banco "Voce di vento", un concerto che vede insieme il BargaJazz Ensemble (Nico Gori al sax alto e al clarinetto, Rossano Emili al sax baritono, Alessandro Rizzardi al sax tenore, Roberto Rossi al trombone, Andrea Guzzoletti alla tromba, Stefano Onorati al pianoforte, Paolo Ghetti al contrabbasso e Stefano Paolini alla batteria) con il trombettista Marco Tamburini e le voci del gruppo corso A Cumpagnia, impegnati in una rivisitazione in chiave jazz di melodie e polifonie della tradizione della Corsica.
Nel pomeriggio (ore 18) il festival si sposta a Sant'Antonio di Gallura dove, a Lu Naracu, è in programma il piano solo di un grande protagonista della scena jazz contemporanea, Omar Sosa, che torna a Time in Jazz due anni dopo la sua ultima apparizione. Classe 1965, originario di Camagüey, il musicista cubano è un talento eclettico e versatile: pianista, compositore, arrangiatore e leader di varie formazioni, nella sua poetica Omar Sosa intreccia elementi di jazz, world music, sonorità contemporanee ed effetti elettronici con le sue radici afrocubane per dare forma a un sound fresco e originale, dal cuore latino.
In serata, alle 21.30, a Berchidda si accendono per la prima volta i riflettori sul palco "centrale" del festival, in piazza del Popolo, per accogliere un artista di culto della musica africana: Mulatu Astatke. Compositore, arrangiatore e polistrumentista (suona vibrafono, pianoforte e varie percussioni), è considerato il padre dell'Ethio-Jazz, quel movimento nato negli anni Sessanta che fonde insieme jazz, elementi della musica tradizionale etiope e influenze latinoamericane. A Time in Jazz si presenta alla testa di una formazione con James Arben ai sassofoni e al clarino basso, Byron Wallen alla tromba, Danny Keane al violoncello, Alex Hawkins al piano e alle tastiere, John Edwards al basso, Tom Skinner alla batteria e Richard Olatunde Baker alle percussioni.
Al termine, la musica prosegue al Centro Laber con i Seven Steps, il gruppo composto dai vincitori delle borse di studio della passata edizione dei Seminari Nuoro Jazz. E, a seguire, un Dj set di Alessio Bertallot inaugura la serie di dopo-concerto al Jazz Club al Centro Laber, che nelle notti successive, verso l'una, ospiterà i gruppi selezionati attraverso l'apposito concorso "Time Out", quest'anno alla sua quarta edizione: Lame a Foglia d'Oltremare (mercoledì 13), Accordo dei Contrari (giovedì 14) e Paul maD Gang (la notte di Ferragosto).
La quinta giornata di mercoledì 13 prende il via alla Chiesa di Santa Vittoria a Telti (ore 11) con Three Lower Colours, un trio che chiama ancora una volta in scena la tromba di Marco Tamburini insieme a Stefano Onorati al piano, synth e live electronics, e a Stefano Paolini alla batteria.
Ancora un trombettista, il beneventano Luca Aquino, affiancato dalla fisarmonica di Carmine Ioanna, terrà banco nel pomeriggio (ore 18) a San Pasquale, frazione del Comune di Tempio Pausania, con aQstico, un progetto che prende il nome dal suo quinto album, uscito nel 2011 per la Tûk Music.
Ricchissima la serata a Berchidda, con il doppio set in programma in piazza del Popolo. Apre, alle 21.30, la Brass Bang!, l'esplosivo, piccolo-grande ensemble di soli ottoni che riunisce sotto la sua insegna quattro stelle di prima grandezza del jazz contemporaneo: due trombettisti, Paolo Fresu, fra i maggiori protagonisti del panorama italiano di questa musica, e l'americano Steven Bernstein, una delle personalità più prolifiche della scena downtown di New York; il trombonista barese Gianluca Petrella, considerato fra i grandi specialisti dello strumento a coulisse, e quello che per molti è invece il miglior suonatore di basso tuba al mondo, il newyorkese Marcus Rojas.
La seconda parte della serata vedrà sul palco la musica di Omar Sosa incontrare i ritmi, le danze e le visioni di Urban Tap, la compagnia newyorkese fondata negli anni novanta da Tamango, danzatore e ballerino di tip tap, che ne condivide la direzione artistica con Jean de Boysson aka VJ Naj. Gli spettacoli di Urban Tap sono un ibrido di culture e linguaggi artistici differenti: tradizioni ancestrali e nuove tecnologie, animismo e tendenze metropolitane, musica jazz e ritmi ammalianti, tip tap e hip hop, scenografie multimediali, veejaying. Una miscela che Tamango e Jean "Naj" de Boysson con Omar Sosa e il percussionista Gustavo Ovalles, arricchiranno a Berchidda di ulteriori ingredienti con l'inedita partecipazione del grande suonatore di launeddas Luigi Lai e le danze tradizionali sarde proposte dall'Associazione folkloristica e culturale "San Gemiliano" di Sestu.
Organo e ance dettano la regola di "Musique hors normes", il concerto che inaugura la giornata di giovedì 14 agosto (alle 11) alla Cattedrale dell'Immacolata di Ozieri. Protagonisti due nomi di spicco della scena jazzistica francese, legati da vent'anni di amicizia musicale: Andy Emler, compositore, pianista, improvvisatore e arrangiatore di grande inventiva, e Laurent Dehors, un musicista che sa padroneggiare con uguale successo sia i sassofoni che i clarinetti.
Alle 18, ancora una chiesa, quella di San Pietro a Tula, apre i battenti all'eclettica cantante e attrice sarda Monica Demuru che insieme al pianista argentino Natalio Mangalavite porta in scena "Podology", un percorso di ricerca tra folk, pop, cantautorato, jazz e creazioni originali.
La serata in piazza del Popolo, giovedì 14 ospita un unico concerto, ma senz'altro fra i più attesi in assoluto: al centro dei riflettori sarà infatti un grande protagonista del jazz moderno, Dave Holland, in trio con il chitarrista Kevin Eubanks, suo collaboratore di lunga data, e il batterista Eric Harland. Sulle scene da mezzo secolo, il contrabbassista e compositore inglese vanta una ricca e caleidoscopica carriera decollata presto, quando ebbe la straordinaria opportunità di suonare con Miles Davis durante il leggendario periodo di "Bitches Brew". Nel 2013 Dave Holland ha celebrato i suoi primi quarant'anni da leader, ma guardando decisamente in avanti. Per l'anniversario del suo primo disco, "Conference of the birds", ha registrato l'album "Prism" riunendo intorno a sé una band elettrica composta dal tastierista Craig Taborn, e, appunto, Kevin Eubanks e Eric Harland.
Intorno alla mezzanotte, al Parco della Musica suona la banda del paese, la "Bernardo De Muro" diretta da Luciano Demuru, per l'occasione impreziosita da due ospiti d'eccezione: Paolo Fresu e Gianluca Petrella.
Come da tradizione, a Ferragosto Time in Jazz pianta le tende nelle campagne intorno a Berchidda per una giornata all'insegna di Sas Chejas Foranas, che permetterà al pubblico di incontrare esperti di ambiente, cantori e musicisti nelle antiche chiesette campestri che impreziosiscono i dintorni del paese. Un progetto che anche quest'anno ha ottenuto un importante riconoscimento da parte del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ha concesso il suo patrocinio a Sas Chejas Foranas.
Il programma della mattinata si concentra nella chiesa di Santa Caterina, a quattro chilometri circa da Berchidda: in ossequio al tema del festival, gli spettatori potranno arrivarci a piedi provando due diversi modi di camminare, il Fitwalking e il Nordic Walking, in un percorso guidato con partenza dal paese (è gradita la prenotazione all'indirizzo greenjazz@timeinjazz.it o presso l'infopoint di Berchidda). Per il Fitwalking, guideranno l'escursione Mauro Pirino (istruttore della Scuola Sarda del Cammino) e i marciatori, pluripremiati, Morena Gasparinetti e Bachisio Faedda. Per il Nordic Walking, il cammino sarà invece guidato da Walter Piras (istruttore dell'Associazione Nordic Walking Italia) e Monica Deiana (Maestro della Scuola Italiana Nordic Walking).
All'arrivo a Santa Caterina, il primo appuntamento in scaletta per Sas Chejas Foranas è la consueta conferenza su tematiche ambientali: relatore, in questa edizione di Time in Jazz dedicata ai "Piedi", è la guida Corrado Conca, che chiacchiererà col pubblico della sua esperienza ventennale tra speleologia, torrentismo, escursionismo e arrampicata, e dei luoghi della Sardegna da lui visitati, in un intervento che nel titolo, "Con i piedi leggeri", evoca un noto romanzo dello scrittore sardo Sergio Atzeni. Poi, spazio alla musica con una nuova, scoppiettante prova della Brass Bang! di Paolo Fresu, Steven Bernstein, Gianluca Petrella e Marcus Rojas, già applaudita due sere prima sul palco di Piazza del Popolo.
Dopo il concerto, trasferimento nella vicina chiesetta di San Michele dove, come ogni Ferragosto, sarà possibile degustare alcuni piatti della cucina locale nel tradizionale pranzo berchiddese. Il pomeriggio (alle 18), sempre a San Michele, si chiude nel segno di una delle forme più note della tradizione musicale sarda, il canto a chitarra, in un appuntamento a cura di Fabio Calzia con Carlo Crisponi e Gianmichele Lai accompagnati da Carlo Boeddu alla fisarmonica.
Di ritorno in paese, alle 21.30 si accendono per l'ultima volta i riflettori sul palco di Piazza del Popolo. Come sempre, la serata di Ferragosto a Time in Jazz si divide in due parti. La prima (con ingresso a pagamento), vede di scena Peppe Servillo (voce), Javier Girotto (sassofoni) e Natalio Mangalavite (pianoforte) con il loro "Fútbol", un progetto ben collaudato, ispirato all'omonimo libro dello scrittore argentino Osvaldo Soriano e consegnato cinque anni fa alle tracce di un cd: racconti sul gioco del calcio in cui si incrociano storie di vita, d'amore e di pallone tra vittorie e sconfitte, gioie e delusioni, fantasia e ironia. Musica col "doppio passaporto", quella di Servillo e degli argentini (ma trapiantati da tempo in Italia) Girotto e Mangalavite, ispirata alle rispettive radici culturali; mondi e atmosfere differenti che si intersecano in una miscela suggestiva ed evocativa di suoni e parole.
Altra miscela di suoni quella che dilagherà sulla piazza del Popolo nella seconda parte della serata quando, sgomberata la platea da tutte le sedie e aperti i cancelli al mondo, sul palco saliranno la Fanfara Tirana e i Transglobal Underground per quella che si annuncia come una scoppiettante festa finale impreziosita anche dalla partecipazione della Brass Bang!.