OLBIA. I passeggeri, questa notte in porto a Olbia, avevano perso le speranze e questa mattina introno alle 6, hanno visto arrivare il traghetto della Go In Sardinia come un miraggio. Dodici ore di ritardo, tante polemiche ed una situazione che è ancora complessa e non facile da gestire. Alle 9.20, la nave El Venizelos, noleggiata dal consorzio è ripartita con i passeggeri infuriati verso Livorno. I motivi del ritardo? I mancati pagamenti all'armatore greco della "Anek Lines" che ha bloccato il traghetto nel porto di Livorno fino alle 21 di ieri. Gesti di liberazione, insulti, grida da parte dei 673 passeggeri mentre mollavano gli ormeggi dall'Isola Bianca, ma soprattutto tanta delusione.
"Ci ha deluso la Sardegna -ha dichiarato una turista in partenza- non torneremo più". Di certo non ricorderanno con piacere questa esperienza e a farne le spese è l'immagine della nostra amata isola e c'è addirittura chi pensa di fare causa al consorzio Go in Sardinia per aver danneggiato l'immagine della Sardegna. Molte persone, nella giornata di ieri sono partite con altri traghetti pagando di propria tasca il costo. Alcuni hanno addirittura anticipato, nell'incertezza, la partenza di qualche giorno. Ora il problema riguarda i nuovi turisti in partenza da Livorno. Nessuno, nemmeno l'Autorità portuale sa ancora se la nave riprenderà le sue corse o verrà fermata definitivamente. Nel frattempo a Sassari è in corso un vertice per tentare di capire come riproteggere i ventimila passeggeri che hanno prenotato un biglietto sul traghetto Go In Sardinia e, secondo quanto emerso, potrebbero essere Moby e Tirrenia l'ancora di salvezza per le migliaia di persone in transito da e per la Sardegna.
E intanto si è appena concluso il tavolo tecnico all'Autorità Portuale e l'ammiraglio Nunzio Martello ha parlato di una situazione in divenire e complessa: "L'emergenza continua. Abbiamo fatto un accordo con Moby e Tirrenia per i passeggeri che avevano prenotato con Go in Sardinia e monitoreremo la situazione insieme alla prefettura e agli organi competenti". L'accordo purtroppo però garantisce il posto sui traghetti, ma i biglietti andranno ripagati per poi essere rimborsati, sempre dal Go In Sardinia. Nel frattempo, secondo le prime indiscrezioni, sarebbero già partite le prime due inchieste che dovranno accertare le eventuali responsabilità ed eventuali reati. Abbiamo provato a chiamare i numeri di telefono della Go In Sardinia, ma suona libero e non risponde più nessuno.