OLBIA. Questo pomeriggio è in corso un altro tavolo tecnico all'Autorità portuale di Olbia per tentare di capire come muoversi. Una cosa è certa la nave della Go in Sardinia, partita questa mattina da Olbia e attraccata a Livorno non ripartirà per la Sardegna. A confermarlo è stato l'ammiraglio Nunzio Martello che gestisce l'unità di crisi. Nei prossimi giorni i vertici della Go in Sardinia comunicheranno alle autorità competenti se le tratte potranno riprendere regolarmente. Nel frattempo altri 12mila passeggeri viaggeranno su altri traghetti, Moby e Tirrenia, pagando di propria tasca il biglietto e poi, successivamente, riceveranno il rimborso da parte di Go in Sardinia. L'ammiraglio ha, anche annunciato, l'apertura di un'inchiesta amministrativa. Al vertice di questo pomeriggio hanno preso parte anche carabinieri e polizia di stato oltre ad alcuni amministratori comunali. "Non potendo assicurare la partenza per l'ora prevista", si legge nella nota, il consorzio invita ai passeggeri che da Olbia avrebbero dovuto imbarcarsi oggi per Livorno "a rivolgersi presso le biglietterie delle altre compagnie di navigazione", allegando un modulo per la richiesta del rimborso delle tratte sospese.
Sulla questione è intervenuta l'associazione di consumatori Aduc, che consiglia ai viaggiatori rimasti a terra la costituzione in mora nei confronti della compagnia e si appella alla magistratura perché verifichi eventuali condotte irregolari del consorzio. Il Codacons si è offerto di fornire assistenza legale ai passeggeri che hanno subito disagi e prospetta una class action. "I viaggiatori hanno diritto al risarcimento dei danni subiti, sia morali che materiali", ha affermato il presidente dell'associazione di consumatori, Carlo Rienzi. "Invitiamo le autorità competenti e gli enti locali a garantire i collegamenti operati da GoinSardinia già acquistati dagli utenti o a disporre risarcimenti automatici in caso di sospensione dei traghetti".