Caso GoInSardinia, Confcommercio:
"Siamo tornati indietro agli anni '80"


OLBIA. Gli imprenditori turistici sardi lanciano un appello al Governo affinché le scelte sulle politiche dei trasporti e del turismo vengano condivise, dopo il caos, i disagi per circa 20mila passeggeri rimasti senza passaggio e il grave danno d'immagine per l'isola provocati dallo stop della nave del consorzio "GoinSardinia". "Lo Stato non ci lasci mai più soli nella programmazione dei flussi turistici", ha affermato il vicepresidente di Confcommercio Sardegna e Confturismo, Giancarlo Deidda, che ha preseguito: "Non vorremmo che tutti gli sforzi venissero vanificati da giornate come queste e che qualcuno tragga giovamento da questa situazione d'emergenza temporanea che sta vivendo la Sardegna, perla delle mete turistiche del Mediterraneo".

"Sembra di essere ritornati agli anni '80 con macchine lasciate per ore al sole, bambini che piangono e mamme che cercano un posto per scaldare i biberon. La nuova classe imprenditoriale turistica isolana ha posto rimedio a questa situazione e ancora oggi dimostra la propria serietà, venendo incontro alle persone che si sono ritrovate a terra e mettendo a disposizioni posti letto gratis", ha continuato il vicepresidente di Confcommercio Sardegna.

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