OLBIA. La questione dei cinghiali ibridi (cinghialexmaiale) sulle isole di La Maddalena e Caprera costituisce un'annosa problematica, purtroppo mai risolta definitivamente. L'introduzione, a partire dagli anni Ottanta del XX secolo, di alcuni esemplari nell'isola di Caprera ha infatti determinato una serie di problemi di carattere ecologico e igienico-sanitario; dopo l'istituzione dell'Ente Parco, tali criticità sono state affrontate attuando politiche di contenimento dei capi, ma l'elevata prolificità dell'animale, tipica dell'ibrido, ha costituito un elemento di diffusione ben più problematico e diffuso di quanto previsto, con la loro comparsa massiccia anche sull'isola di La Maddalena. L'Ente Parco, nel quadro delle normative nazionali sull'argomento, è impegnato nel tentativo di porre un argine al proliferare di tali esemplari ibridi, scontrandosi spesso con atteggiamenti poco collaborativi e di nessun aiuto da parte di alcuni cittadini: innanzitutto perché chi ha immesso questi animali a Caprera lo ha fatto senza rendersi conto dei danni che avrebbe provocato in futuro e che oggi sono visibili agli occhi di tutti.
Nel corso del 2011 l'Ente Parco, in accordo col Comune di La Maddalena, ha comunque avviato, alla presenza dei vari soggetti istituzionali coinvolti, un percorso che ha portato all'adozione di alcune linee guida, approvate dal Consiglio direttivo dell'Ente Parco unitamente a due regolamenti che disciplinano le modalità di cattura e di abbattimento.
Il Presidente del Parco Giuseppe Bonanno ha spiegato la situazione: "Com'è facile comprendere, l'argomento è indubbiamente spinoso e certamente di non agevole soluzione, ma per l'anno in corso l'Ente Parco, nonostante le limitate risorse a disposizione, ha ottime speranze di poter migliorare ulteriormente l'azione delle campagne di cattura che ha comunque permesso la cattura di circa 150 capi nei soli mesi estivi del 2014.
In ogni caso, l'Ente Parco non può che accogliere con piacere la richiesta del Sindaco di La Maddalena di attivare "un percorso istituzionale che consenta di addivenire all'eradicazione della specie nell'Arcipelago", ma non può fare a meno di precisare che tale percorso, piuttosto che limitarsi ad uno scambio di note divulgate a mezzo stampa, dovrebbe concretamente includere una sostanziale interlocuzione tra i soggetti coinvolti. Manifesto la più ampia disponibilità al confronto sull'argomento; nella prospettiva di riterrei utile l'emissione da parte del Sindaco di La Maddalena di appositi provvedimenti che siano finalizzati all'implementazione delle attività di controllo nei confronti dei cittadini che, come correttamente lo stesso Sindaco fa notare con riferimento al passato, potrebbero continuare ad introdurre "clandestinamente" animali, ovvero a fornire loro, come sta tuttora avvenendo, il cibo necessario al sostentamento, con la scusa di provvedere all'alimentazione delle colonie esistenti."