"Quella dell'agricoltura e della pastorizia è una scommessa molto importante perché a partire dalle aziende agropastorali la Sardegna può tornare a crescere e creare lavoro". Così il presidente Francesco Pigliaru ha concluso l'incontro che si è tenuto questa mattina tra lo stesso presidente, gli assessori all'Agricoltura Elisabetta Falchi e alla Sanità Luigi Arru e il Movimento Pastori Sardi (MPS). Al centro del confronto, che si è svolto nella sala riunioni di Agris e è durato tre ore e un quarto, le tematiche e le problematiche  del mondo delle campagne  causa dei malumori e  delle rivendicazioni  che il Movimento ha recentemente manifestato in piazza a Cagliari. Il Presidente ha sottolineato anche l'importanza del ruolo dei giovani per recuperare idee e competenze: "Senza giovani – ha detto - l'agricoltura non va da nessuna parte. In questo campo non c'è un bando da scrivere ma un progetto per il futuro".Il confronto odierno ha toccato tutte le tematiche  che condizionano la crescita e lo sviluppo del comparto agricolo sardo evidenziando una serie di ritardi e criticità, ai quali, a onor del vero,  il lavoro di questa Giunta Regionale, nei primi sei mesi di Governo  ha già dato risposte con un deciso cambio di rotta rispetto al passato.Basti pensare al nuovo approccio, finalmente  interassessoriale,  alle  problematiche  sanitarie che da anni affliggono le nostre campagne,  e  che vedranno la Sanità, l'Ambiente e l'Agricoltura  impegnate  collegialmente in programmi di eradicazione non solo  della PSA, la peste suina africana, e della Lingua blu ma anche di tante altre patologie come la Scrapie e la Visna-Maedi che condizionano e rallentano  lo sviluppo del comparto. In particolare sulla lingua blu l'assessore Arru ha detto che "il piano di vaccinazione copre il 70% dei capi e che quando si arriverà all'80% la situazione sarà ottimale per verificare l'efficacia del vaccino. Il monitoragio sarà potenziato anche per verificare la correttezza dei numeri finora raccolti a campione".Sulla nuova PAC, la Politica agricola comune, l'esecutivo ha riferito del lavoro svolto nei tavoli di negoziazione nazionali, irresponsabilmente trascurati dalla precedente giunta, dove è riuscito a recuperare posizioni  e risorse con l'inserimento del comparto ovicaprino nel piano zootenico nazionale e i premi accoppiati per le  foraggere e il grano duro. Tutte azioni che hanno visto la fattiva e costruttiva collaborazione delle organizzazioni di categoria agricole e del mondo della cooperazione.Complessivamente le risorse destinate alla Sardegna, circa due miliardi di euro, nella prossima programmazione permetteranno di affrontare le necessità del mondo delle campagne  come parte integrante del programma di Governo.Anche l'assessore Falchi ha sottolineato l'importanza del "supporto all'imprenditorialità giovanile, privilegiando la nascita e il rafforzamento  di aziende solide secondo nuovi criteri di selezione delle misure di insediamento". Elisabetta Falchi a parlato anche di "facilità di accesso al credito con iniziative volte  a favorire piani di rientro sul debito, maggior collegamento tra domanda e offerta delle produzioni foraggere,  diversificazione  delle attività extraagricole. Oltre a  un pacchetto di sottomisure da 225 milioni  di euro per sostenere investimenti nelle aziende di produzione primaria e  di trasformazione" ."Solo  la collaborazione incondizionata  di tutte le  parti sociali – ha concluso l'assessore all'Agricoltura -  renderà  possibile il fondamentale rilancio del settore".
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