OLBIA. Le poche famiglie che ci risiedono abitualmente sono sbigottite e sfiduciate. "Non ne possiamo più di questa situazione, un giorno dissequestrano gli appartamenti e il giorno dopo riceviamo una nuova ordinanza di sgombero", ha commentato una mamma di due bambini piccoli che vive in uno degli 88 appartamenti di Terrata 2 a Golfo Aranci. Questo pomeriggio, intorno alle 16 i carabinieri della stazione del comune costiero, su ordine del capo della procura di Tempio, Domenico Fiordalisi, hanno notificato alle famiglie presenti le ordinanze di sgombero "con effetto immediato" c'è scritto sulla carta intestata della Procura. "Non ne sapevamo nulla -commenta un altro residente-. Abbiamo appreso della notizia dai giornali online e poi abbiamo visto tutto quel movimento di giornalisti, telecamere e poi l'arrivo dei carabinieri a darci questa nuova batosta. Siamo stanchi, non ne possiamo più. Il magistrato poteva almeno aspettare la decisione della Corte di giustizia alla quale ci siamo appellati. Ma non ci arrenderemo". Terrata 2 è un villaggio, composto da villette a schiera, costruito vent'anni fa, con le autorizzazioni rilasciate per l'esclusivo utilizzo per attività alberghiera. Nel tempo invece, le casette con vista Tavolara, sono state adibite e vendute singolarmente come abitazioni e da qui la spinosa questione giudiziaria che si alimenta a suon di carte bollate, sequestri e dissequestri, processi, appelli e contrappelli, paure e speranze. Solo nel mese di giugno scorso, sulla base del provvedimento di sospensione del Consiglio di Stato, il tribunale di Tempio aveva deciso di dissequestrare gli appartamenti e restituirli ai legittimi proprietari. Oggi l'ennesimo colpo di scena con il provvedimento del procuratore che motiva a decisione con l'esigenza di portare a termine la confisca delle strutture che "non era stata eseguita nella sua interezza". Fiordalisi, un anno fa circa, aveva aperto un fascicolo d'inchiesta ipotizzando il reato di occupazione abusiva di edifici pubblici, dopo aver accertato che le case continuavano ad essere abitate e il comune di Golfo Aranci non ne aveva ancora deciso l'utilizzo. C'è da credere che la vicenda andrà ancora avanti con gli avvocati dei residenti che stanno già preparando le contromosse.