ABUSIVISMO ED EVASIONE

Sequestri hotel in Costa Smeralda
Sigilli a 37 suite vip della Starwood

Sequestri per un valore pari a 87 milioni di euro
di Davide Mosca

OLBIA. Sono in corso in queste ore i sequestri preventivi di diverse strutture di lusso della Starwood Hotel a Porto Cervo per un valore pari a 87 milioni di euro. I carabinieri da questa mattina sono in azione per mettere i sigilli a 37 suite degli alberghi extralusso della Costa Smeralda, Romazzino, Pitrizza e Hotel Cervo. Al momento sarebbero cinque gli indagati tra professionisti e dirigenti del comune di Arzachena. Tutte le operazioni sono seguite dal procuratore capo di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi. In azione gli uomini del nucleo investigativo dei carabinieri di Sassari che hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro di opere immobiliare realizzate in violazione delle norme ambientali e di edilizia. Secondo gli inquirenti gli ampliamenti abusivi delle strutture sequestrate sarebbero state funzionali ad aumentare il valore delle opere e massimizzare le plusvalenze e dunque l'evasione fiscale nella vendita della Costa Smeralda del 2012, con il passaggio di mano tra il magnate americano Tom Barrack e gli arabi della Qatar Holding Investment. 


Solo nella giornata di ieri, la procura aveva illustrato i dettagli di un'operazione che aveva visto il maxi sequestro di immobili, ville e auto super lusso proprio nell'ambito della maxi evasione quantificata in 132 milioni di euro, nella compravendita della Costa Smeralda. Le operazioni di oggi, sono dunque consequenziali all'inchiesta di Fiordalisi che si è anche recato in comune ad Arzachena per effettuare delle perquisizioni negli uffici. Impressionanti i numeri del sequestro di oggi con 17mila metri cubi di volumi, pari a 6mila metri quadri di superficie. Per quanto riguarda l'Hotel Romazzino sono state sequestrate sei ville di trecento metri quadri, sette piscine e parte della struttura principale. Nell'Hotel Pitrizza il provvedimento ha interessato quindici ville. All'Hotel Cervo sono stati posti i sigilli a diverse stanze d'albergo e numorese strutture sportive e ricreative. I reati contestati sono quelli di corruzione per atti contrari al proprio ufficio in concorso, abuso d'ufficio e violazione delle norma del "Codice dei beni culturali e del paesaggio" per avere realizzato le suddette opere parte in assenza di concessione edilizia e parte in difformità alle autorizzazioni rilasciate. 




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