Sardegna estromessa da fondi europei
Pizzadili striglia giunta e governo

OLBIA. Il consigliere comunale e coordinatore provinciale del gruppo Unidos ha inviato una nota stampa per sensibilizzare l'opinione pubblica in merito ai finanziamenti dell'Unione Europea e del Governo che avrebbero cancellato la Sardegna. Pizzadili chiede spiegazioni alla Giunta e al presidente Pigliaru. Pubblichiamo la nota nella sua forma integrale.


"La Sardegna per l'ennesima volta cancellata dai finanziamenti della Unione Europea e del governo italiano - la giunta regionale cosa fa? E' distratta? oppure è interessata solo ai sostanziosi finanziamenti che Renzi e compagni vogliono destinare ai loro amici per danneggiare l'agricoltura sarda e favorire il progetto Mossi Ghisolfi per l'impianto di 5mila ettari di canne? La Sardegna non fa più parte del mezzogiorno d'Italia???
Dall'Unione europea 490 milioni di euro per i beni culturali del Sud - Approvato il programma "Cultura e Sviluppo" rivolto ai siti culturali e alle imprese turistiche di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Preservare e valorizzare i principali siti culturali, promuoverne un uso efficiente e consolidare il settore produttivo collegato all'utilizzazione del patrimonio culturale, favorire l'imprenditorialità e supportare le piccole e medie imprese nei settori del turismo, della cultura e della creatività.
Sono questi gli obiettivi del Programma operativo "Cultura e Sviluppo" rivolto cinque regioni del Sud Italia Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia adottato nei giorni scorsi dalla Commissione Europea.
Il programma disporrà di un budget complessivo di 490,9 milioni di euro, di cui 368,2 (pari al 75%) stanziati dall'UE attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e il restante derivante dal cofinanziamento nazionale. I risultati attesi sono importanti: 560.000 nuove visite l'anno ai siti culturali che beneficeranno dei fondi UE, per un totale di 4,4 milioni di nuovi visitatori l'anno; lavori di restauro e ristrutturazione su una superficie pari a 277.375 m²; sostegno a 1.735 piccole e medie imprese; aumento degli investimenti privati nel settore culturale dal 6,9 % al 7,1 % del PIL.
"Questi investimenti, ha dichiarato Corina Crețu, Commissario per la Politica regionale serviranno alle regioni del Mezzogiorno d'Italia da un lato a preservare, consolidare e restaurare lo straordinario patrimonio artistico e culturale, dall'altro come volano per attrarre nuove imprese che possano sviluppare una domanda turistica più regolare e un'attività culturale adeguata. Il programma avrà una ricaduta positiva sul territorio in termini economici e di creazione di posti di lavoro".
"È la prima volta che la politica di coesione comunitaria ha dichiarato il Ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini sostiene un programma nazionale dedicato al settore culturale, confermando il ruolo fondamentale della cultura nelle politiche di sviluppo territoriale. Il Mezzogiorno ha così una straordinaria occasione di rafforzare ed implementare il rilancio del proprio territorio attraverso politiche che integrino turismo sostenibile e cultura, secondo una visione e una strategia che vogliamo estendere a tutto il Paese perché fanno leva sui punti di forza dell'Italia".

Tonino Pizzadili (Coordinatore provinciale UNIDOS)".


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