OLBIA. Ci sono stati alcuni problemi di riprogettazione del ponte di via Vittorio Veneto buttato giù dopo l'ultima alluvione del 2015. Così i lavori per la ricostruzione sono stati rimandati, ma riprenderanno in questi giorni, -ha assicurato il sindaco Nizzi- che sta seguendo da vicino la situazione. L'impresa Angius di Sassari, infatti, è pronta a partire. Già in queste ore sono in corso i primi lavori e da lunedì si procederà a pieno regime. «Abbiamo dovuto cambiare il progetto per essere certi che si andasse a realizzare un'opera sicura, ma riusciremo comunque a finire i lavori prima di Natale». Si stimano tre mesi dunque per la realizzazione dell'opera che toglierà dall'isolamento il quartiere di Isticadeddu.
I lavori si sono dovuti interrompere in seguito a problematiche emerse una volta iniziati gli scavi di fondazione: si è scoperta una falda acquifera che, filtrando dal fondo del canale, ha invaso gli scavi rendendo impossibile la realizzazione secondo il progetto. Si è dovuta pertanto modificare la tipologia della fondazione prevedendo la realizzazione su più micropali.
«Ci scusiamo con la popolazione – prosegue il Sindaco - per il ritardo con cui quest'opera viene realizzata, ma soltanto ieri mattina il dirigente ha potuto firmare la perizia e la ditta procedere ad ordinare i pali in acciaio e la struttura portante prefabbricata in cemento armato».
«Altra nota positiva è che il nuovo progetto – conclude il Sindaco - non andrà a gravare maggiormente sulle casse del Comune poiché la modifica non ha portato variazioni in termini di costi».
I lavori si sono dovuti interrompere in seguito a problematiche emerse una volta iniziati gli scavi di fondazione: si è scoperta una falda acquifera che, filtrando dal fondo del canale, ha invaso gli scavi rendendo impossibile la realizzazione secondo il progetto. Si è dovuta pertanto modificare la tipologia della fondazione prevedendo la realizzazione su più micropali.
«Ci scusiamo con la popolazione – prosegue il Sindaco - per il ritardo con cui quest'opera viene realizzata, ma soltanto ieri mattina il dirigente ha potuto firmare la perizia e la ditta procedere ad ordinare i pali in acciaio e la struttura portante prefabbricata in cemento armato».
«Altra nota positiva è che il nuovo progetto – conclude il Sindaco - non andrà a gravare maggiormente sulle casse del Comune poiché la modifica non ha portato variazioni in termini di costi».
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