OLBIA. Nina è una giovane donna con una figlia che ha da poco trovato un lavoro precario. Ma proprio quando la stabilità sembra vicina comincia a essere molestata sessualmente dal direttore della clinica di lusso dove lavora come inserviente. Dovrà fare i conti con l'omertà delle colleghe, la copertura e le pressioni del prelato che dirige la clinica, la superficialità connivente del sistema giudiziario.
Il Centro Antiviolenza Prospettiva Donna (socia D.i.Re) vi aspetta al Cinema Moderno di Sassari il 14 marzo alle ore 18 per vedere e discutere «Nome di donna», il nuovo film di Marco Tullio Giordana, in compagnia del regista e di Patrizia Desole, presidente dell'Associazione Prospettiva Donna e responsabile dei Centri Antiviolenza della Gallura e di Oristano.
«Un film di grande attualità, che mette in luce le violenze sessuali sul posto di lavoro e la connivenza del sistema – sostiene Patrizia Desole - che fa emergere il grande coraggio di una donna, che decide di non tacere e di rompere il silenzio. Il fatto che un grande regista come Marco Tullio Giordana parli di violenza sulle donne, presentando il suo film con i Centri Antiviolenza della rete D.i.Re, è significativo e ci dà speranza che si possa attuare un importante cambiamento culturale».
«Un film necessario, realistico, emozionante» lo ha definito Lella Palladino, presidente di D.i.Re – Donne in rete contro la violenza, la rete nazionale dei centri antiviolenza. D.i.Re è stata invitata ad accompagnare il film in una sorta di tournée per discuterne con il pubblico in sala. Un film da vedere e far vedere!
Il Centro Antiviolenza Prospettiva Donna (socia D.i.Re) vi aspetta al Cinema Moderno di Sassari il 14 marzo alle ore 18 per vedere e discutere «Nome di donna», il nuovo film di Marco Tullio Giordana, in compagnia del regista e di Patrizia Desole, presidente dell'Associazione Prospettiva Donna e responsabile dei Centri Antiviolenza della Gallura e di Oristano.
«Un film di grande attualità, che mette in luce le violenze sessuali sul posto di lavoro e la connivenza del sistema – sostiene Patrizia Desole - che fa emergere il grande coraggio di una donna, che decide di non tacere e di rompere il silenzio. Il fatto che un grande regista come Marco Tullio Giordana parli di violenza sulle donne, presentando il suo film con i Centri Antiviolenza della rete D.i.Re, è significativo e ci dà speranza che si possa attuare un importante cambiamento culturale».
«Un film necessario, realistico, emozionante» lo ha definito Lella Palladino, presidente di D.i.Re – Donne in rete contro la violenza, la rete nazionale dei centri antiviolenza. D.i.Re è stata invitata ad accompagnare il film in una sorta di tournée per discuterne con il pubblico in sala. Un film da vedere e far vedere!
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