OLBIA. Sedici anni, gallurese di Porto Pozzo, un liceale col turbo nel cervello e il vento nelle ossa. Pier Bongianni Bonora ha appena chiuso la terza classe del Liceo Informatico di Palau con una media dell’8,03. Ma la vera notizia è che mentre molti dei suoi coetanei si perde tra scroll e noia estiva, lui domina le classifiche del Freestyle Pro Tour under 18, il campionato europeo di windsurf acrobatico.
A Paros, in Grecia, Pier ha fatto il botto: primo posto sia nella Youth che nella Juniors, vincendo sia la single che la double elimination. Un doppio oro da urlo, costruito a suon di shaka, puneta, Gozzada, Kono, Culo e Burner. Il tutto condito da una lucidità in acqua che pochi rider della sua età (e anche più grandi) possono vantare.
Insieme a lui, una spedizione azzurra da far tremare i polsi: Jacopo Testa, leggenda vivente e già campione europeo, si è classificato terzo tra i Pro Men, dimostrando ancora una volta di meritare stabilmente un posto nel podio mondiale. E non solo: proprio a Porto Pollo, nella tappa precedente, era arrivato secondo assoluto, dietro solo al mostro Yentel Caers, con uno stile che resta una lezione continua per chiunque metta i piedi nelle straps. Ma anche Eugenio Marconi top rider che continua a mostrare un livello altissimo di freestyle. L’event winner di Paros è stato il campione del mondo in carica Lennart Neubauer che è una vera a propria macchina da vittoria.
Ma torniamo a Pier. In acqua si allena sotto la guida del suo coach e mentore Stefanino Lorioli, altro campione del freestyle nostrano, anch’egli tra i top rider nelle ultime competizioni europee, quarto a all’Ftp di Porto Pollo. Entrambi sono portacolori della crew di Stefano Pisciottu, presidente del club Porto Liscia e organizzatore di eventi internazionali e figura mitica della scena windsurfistica italiana. Quando il vento spinge — e qui è piuttosto frequente che accada — coach e atleta sono in acqua a Culuccia, sempre. Ogni bordo è una manovra aerea. Ogni rientro, un check mentale per scorrere tra la moove list a disposizione ed eseguirle per la gioia e lo stupore di chi li guarda.
Questo è il freestyle: tecnica pura, resistenza mentale, dedizione, perseveranza e una fame che non conosce tregua. Pier di fame surfistica ne ha tanta. E dopo il secondo posto all'Fpt di Porto Pollo e il successo a Paros ha dichiarato: «Competere con i top rider è stata un’emozione unica. Un momento che sognavo da anni e ora è realtà, vedere il mio nome affiancato a quelli dei grandi campioni come Yentel Caers o Jacopo Testa nelle batterie è stata un’emozione unica, per non parlare della vittoria nella categoria under 18, una sensazione che mi ha dato motivazione e spinta necessaria per partecipare al 100% delle mie capacità nei prossimi eventi».
Il suo percorso nella gara greca è stato chiaro e dominante. Dopo due heat vinte nel primo giorno, Pier ha blindato la classifica Youth. Il secondo giorno, nella double, ha dovuto affrontare nuovamente Yoad Shaham, l’israeliano che aveva infiammato il pubblico con manovre da pro. Ma il giovane gallurese non si è lasciato intimidire: Shaka potente, stile pulito e score completo. Game over. Anche nei Pro Men, Pier ha mostrato il suo valore, lottando nella seconda heat contro Sokratis Saraliotis con una strategia intelligente: mentre il greco sparava big moovees, Pier riempiva la scorecard con punetas, esliders e varianti clew-first, adattandosi con lucidità alle condizioni del vento. A fine giornata, i big assoluti hanno dato spettacolo Takumi Moriya, Jacopo Testa, Yentel Caers e Lennart Neubauer. Ma il messaggio è chiaro: Pier Bongianni è pronto. Pronto a lottare tra i big del windsurf freestyle europeo. In classifica generale dell'europeo è quarto e sesto nel ranking del freestyle pro tour. E mentre il Meltemi continua a soffiare in Grecia, lui torna alla base di Culuccia in Sardegna tra un'uscita e l'altra restando con i piedi a terra. O meglio, sulla tavola.
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