OLBIA. Donne e uomini straordinari, capaci di compiere gesti straordinari. Non solo eroi in divisa, non soltanto i civil servant dello Stato a cui siamo abituati a guardare con ammirazione, ma persone apparentemente ordinarie, che il destino o la loro stessa determinazione hanno condotto verso azioni grandiose e indelebili. È questo il cuore pulsante di Materiali resistenti, il nuovo libro firmato a quattro mani dai giornalisti Luca Telese e Marianna Aprile, presentato a Porto Cervo nell’ambito dell’ultima serata dell’ apprezzata rassegna letteraria “Porto Cervo Libri” organizzata dal Consorzio Costa Smeralda. Nella terrazza con vista mare della Marina di Porto Cervo, sabato 13 settembre, un pubblico numeroso e attento ha seguito il dialogo intenso tra Telese e il moderatore Davide Mosca. Un incontro, introdotto dal direttore artistico della rassegna, Luigi Puddu, che è stato occasione per fornire spunti per interpretare alcuni dei nodi più intricati dell’attualità italiana e internazionale.
Gli eroi raccontati in "Materiali resistenti" non vivono soltanto nelle pagine dei libri di storia: sono persone che potremmo incontrare per strada, nelle periferie cittadine, negli ospedali. Uomini e donne che hanno trasformato le proprie vite in qualcosa di più grande, mettendo al centro la dignità umana e il bene comune. Sono medici che hanno lasciato tutto per curare gli ultimi sotto le bombe, sacerdoti che hanno spalancato le porte a chiunque bussasse, attivisti che non hanno mai smesso di chiedere giustizia. Molti di loro spesso avversati dalle istituzioni stesse: sono state e sono figure ingombranti, scomode, controcorrente. Eppure, è proprio grazie a queste voci libere e a queste mani operose che il Paese trova linfa vitale. Come ricordava il grande magistrato anti mafia Giovanni Falcone, “gli uomini passano, ma le loro buone tensioni morali e spirituali continuano a camminare nelle gambe di chi rimane”. E gli esempi di Materiali Resistenti ne sono testimonianza diretta. Nel libro scorrono le pagine di vite straordinarie: Gino Strada e la sua Emergency che continua a salvare vite nei teatri di guerra e di emergenza umanitaria; Don Andrea Gallo e la comunità di San Benedetto al Porto, approdo per tossicodipendenti e ultimi della società; Andrea Costa e la sua Baobab Experience, esempio di accoglienza e solidarietà concreta; Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione Luca Coscioni, impegnata nella battaglia per i diritti civili; la senatrice a vita Liliana Segre, testimone della memoria e della dignità; e Oliviero Toscani, artista che non ha mai avuto paura di rompere schemi e convenzioni. Ma accanto a loro, il libro restituisce anche il senso di una moltitudine silenziosa: persone comuni destinate a azioni grandiose. Quelle che non finiranno sui giornali, che non saranno celebrate in piazze e anniversari, ma che con piccoli grandi gesti quotidiani contribuiscono a costruire un Paese più giusto. Sono il vicino di casa che si prende cura dei più fragili, il volontario che raccoglie i naufraghi nel Mediterraneo, la madre che lotta per i diritti dei suoi figli.
Telese, con passione e lucidità, ha sottolineato come queste storie siano il riflesso vivo e attuale della nostra Costituzione, un testo che ancora oggi ci parla di libertà, solidarietà e giustizia. Un testo utile, poi, per smascherare alcune distorsioni comunicative che negli ultimi anni hanno alimentato dibattiti pubblici, come quelle legate al ruolo delle ONG nel Mediterraneo.
Materiali resistenti non è solo un libro di racconti, ma un invito a riconoscere gli eroi che ci camminano accanto ogni giorno. Un testo che dovrebbe entrare nelle scuole per educare le nuove generazioni a riconoscere il valore della resistenza civile e morale. Perché il futuro dell’Italia dipende, oggi più che mai, da uomini e donne comuni consapevoli che ogni goccia conta, anche le più piccole azioni positive.
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