OLBIA. Luogosanto ha incantato i protagonisti dell’edizione 2025 di “Noi Camminiamo in Sardegna”, il progetto promosso dall’assessorato regionale al Turismo per valorizzare l’anima più autentica dell’Isola. Dal 1 al 4 ottobre, il borgo francescano, culla del turismo religioso del nord Sardegna ha raccontato la dimensione spirituale e naturalistica del territorio. Luogosanto, inserito nel programma di promozione regionale sia come “Destinazione di pellegrinaggio” che nel ruolo di capofila della “Via dei Santuari” ha mostrato a giornalisti di settore, corrispondenti delle Edizioni Terre di Mezzo, influencer, pellegrini e viaggiatori un'esperienza capace di unire spiritualità, natura e tradizioni. Le voci dei camminatori si intrecciano in un unico racconto: nelle gambe portano i chilometri percorsi, a piedi o in sella alle bici, e negli occhi l’entusiasmo di chi ha vissuto un viaggio che non si dimentica. La tappa di Luogosanto ha consentito di svelare le caratteristiche uniche del borgo gallurese, crocevia di cammini religiosi. I camminatori hanno esplorato il centro storico, il bosco di Monti Castéddu, la Basilica di Nostra Signora di Locusantu, con visita al museo diocesano, la “Città Natura” degli stazzi di Azzògana, Valdicorru e Capizzoni, tra paesaggi rurali e convivialità, il parco archeologico del Palazzu di Baldu, la chiesa campestre di Santu Stévanu, la sughera monumentale di Crisciuléddu e i vigneti della Cantina Siddùra. Esperienze ed emozioni condivise, nell’ultima tappa del percorso, con i “Caminantes” della “Via dei Santuari” che partendo dal santuario di Santu Pàulu di Monti hanno raggiunto Luogosanto. Infine, il trasferimento a Pula - il 4 ottobre - per la celebrazione finale della manifestazione e la camminata aperta lungo il Cammino di Sant’Efisio.
BILANCIO POSITIVO: NUOVE OPPORTUNITA’ DI CRESCITA DAL TURISMO ESPERIENZIALE.
Noi Camminiamo in Sardegna 2025 lascia a Luogosanto un bilancio fortemente positivo: l'iniziativa non ha solo valorizzato il patrimonio culturale e ambientale, ma si è confermata anche un motore di sviluppo per il tessuto economico e sociale del borgo. Un successo che rafforza il ruolo di Luogosanto come nodo centrale della “Via dei Santuari” e come destinazione privilegiata per chi sceglie di scoprire l'Isola a passo lento. “Il successo riscontrato in questi giorni – sottolinea il sindaco Agostino Pirredda – conferma la bontà delle scelte fatte dalla nostra amministrazione, che da anni investe sul turismo esperienziale. La Sardegna, e Luogosanto in particolare, hanno tutte le potenzialità per attrarre viaggiatori interessati a cultura e tradizioni, paesaggi e percorsi spirituali”.
I dati confermano questa tendenza: negli ultimi due anni la popolazione residente è cresciuta, così come le presenze turistiche nei mesi di autunno e primavera. Una domanda in aumento che ha portato all'apertura di nuove attività ricettive, segnale tangibile di una comunità che cresce insieme al suo territorio. “Per questo, come Comune, abbiamo investito nella creazione di una mappa ufficiale dei percorsi e soprattutto nella manutenzione e nel miglioramento della fruibilità dei sentieri religiosi – sottolinea l'assessore comunale al Turismo, Gian Paolo Occhioni -. Rendere questi cammini accessibili significa dare valore a un'offerta che unisce spiritualità, ambiente e comunità, offrendo ai visitatori un'esperienza completa. L'esperienza di questi giorni - aggiunge Occhioni - ha dimostrato che il turismo lento può diventare un'opportunità di crescita ancora più ampia”. Obiettivo raggiunto anche per la Regione: per Stefano Cossu, dell’Ufficio di Gabinetto dell’assessorato regionale al Turismo: “Mostrare agli esperti del settore il patrimonio dell’interno della Sardegna è fondamentale per incentivare la richiesta di un importante segmento di mercato che cerca anche altre esperienze oltre il balneare”.
LUOGOSANTO, CROCEVIA DEI CAMMINI RELIGIOSI.
Luogosanto, destinazione di pellegrinaggio, ma anche epicentro dei cammini religiosi della Gallura, si compone di vie e percorsi unici, importanti tappe del progetto della Regione che consente di conoscere quella Sardegna più intima e meno esplorata, ma ricca di storia, di sapere, di profumi, di tradizioni e sapori. Sono i percorsi del turismo lento: oltre al Sentiero Italia, la Via dei Santuari che collega San Giovanni di Sinis a Santa Teresa Gallura, passando per Monti, Calangianus, Nuchis, Luras e Luogosanto, il percorso francescano, i tanti itinerari dalla basilica alle Chiese Campestri, la variante nord del Cammino di Santu Jacu che si congiunge al famoso Cammino di Santiago, il pellegrinaggio notturno tra Calangianus e Luogosanto e il Cammino del Carmelo, il Cammino del Romanico che interessa San Leonardo con la chiesa romanica più piccola della Sardegna e il sentiero Italia CAI.
BILANCIO POSITIVO: NUOVE OPPORTUNITA’ DI CRESCITA DAL TURISMO ESPERIENZIALE.
Noi Camminiamo in Sardegna 2025 lascia a Luogosanto un bilancio fortemente positivo: l'iniziativa non ha solo valorizzato il patrimonio culturale e ambientale, ma si è confermata anche un motore di sviluppo per il tessuto economico e sociale del borgo. Un successo che rafforza il ruolo di Luogosanto come nodo centrale della “Via dei Santuari” e come destinazione privilegiata per chi sceglie di scoprire l'Isola a passo lento. “Il successo riscontrato in questi giorni – sottolinea il sindaco Agostino Pirredda – conferma la bontà delle scelte fatte dalla nostra amministrazione, che da anni investe sul turismo esperienziale. La Sardegna, e Luogosanto in particolare, hanno tutte le potenzialità per attrarre viaggiatori interessati a cultura e tradizioni, paesaggi e percorsi spirituali”.
I dati confermano questa tendenza: negli ultimi due anni la popolazione residente è cresciuta, così come le presenze turistiche nei mesi di autunno e primavera. Una domanda in aumento che ha portato all'apertura di nuove attività ricettive, segnale tangibile di una comunità che cresce insieme al suo territorio. “Per questo, come Comune, abbiamo investito nella creazione di una mappa ufficiale dei percorsi e soprattutto nella manutenzione e nel miglioramento della fruibilità dei sentieri religiosi – sottolinea l'assessore comunale al Turismo, Gian Paolo Occhioni -. Rendere questi cammini accessibili significa dare valore a un'offerta che unisce spiritualità, ambiente e comunità, offrendo ai visitatori un'esperienza completa. L'esperienza di questi giorni - aggiunge Occhioni - ha dimostrato che il turismo lento può diventare un'opportunità di crescita ancora più ampia”. Obiettivo raggiunto anche per la Regione: per Stefano Cossu, dell’Ufficio di Gabinetto dell’assessorato regionale al Turismo: “Mostrare agli esperti del settore il patrimonio dell’interno della Sardegna è fondamentale per incentivare la richiesta di un importante segmento di mercato che cerca anche altre esperienze oltre il balneare”.
LUOGOSANTO, CROCEVIA DEI CAMMINI RELIGIOSI.
Luogosanto, destinazione di pellegrinaggio, ma anche epicentro dei cammini religiosi della Gallura, si compone di vie e percorsi unici, importanti tappe del progetto della Regione che consente di conoscere quella Sardegna più intima e meno esplorata, ma ricca di storia, di sapere, di profumi, di tradizioni e sapori. Sono i percorsi del turismo lento: oltre al Sentiero Italia, la Via dei Santuari che collega San Giovanni di Sinis a Santa Teresa Gallura, passando per Monti, Calangianus, Nuchis, Luras e Luogosanto, il percorso francescano, i tanti itinerari dalla basilica alle Chiese Campestri, la variante nord del Cammino di Santu Jacu che si congiunge al famoso Cammino di Santiago, il pellegrinaggio notturno tra Calangianus e Luogosanto e il Cammino del Carmelo, il Cammino del Romanico che interessa San Leonardo con la chiesa romanica più piccola della Sardegna e il sentiero Italia CAI.
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