OLBIA. Centinaia di persone sul lungomare di Golfo Aranci, a ottobre inoltrato, sono già di per sé un successo. Un risultato reso possibile solo da una programmazione attenta e da uno sport, il nuoto in acque libere, che a Golfo Aranci trova un habitat perfetto: un mare cristallino, un clima mite tutto l’anno e uno scenario che toglie il fiato. Ma bastano pochi minuti nell’area atleti per capire che qui non è in corso un semplice evento: si disputano i campionati del mondo, si assegnano titoli e medaglie, si respira agonismo puro, mescolato a sorrisi, pacche sulle spalle e scatti fotografici con i grandi protagonisti del nuoto planetario. E tra tutti, lei: Ginevra Taddeucci, la più ammirata, la più fotografata, la più applaudita. Campionessa del mondo, medaglia olimpica, simbolo di una generazione che fa dell’acqua la propria casa. È lei la regina assoluta della due giorni gallurese che ha portato a Golfo Aranci i migliori nuotatori del pianeta, regalando alla cittadina una visibilità mondiale — grazie anche alla diretta su RaiSport — e uno spettacolo naturale di altissimo livello.
Il golfo, incorniciato da Figarolo, Capo Figari e Tavolara, ha offerto un palcoscenico unico per la tappa conclusiva della Coppa del Mondo 2025 di nuoto di fondo, confermandosi luogo ideale per una disciplina che unisce fatica, eleganza e resistenza. È un’imperiosa Ginevra Taddeucci a prendersi le luci dei riflettori nelle acque di Golfo Aranci. La ventottenne toscana, reduce dal bronzo olimpico a Parigi 2024 e già vicecampionessa mondiale ed europea, ha vinto la gara regina sulla distanza olimpica dei 10 chilometri, chiudendo con un tempo di 1h58’56”5 e imponendosi in una volata mozzafiato sulla polacca Klaudia Tarasiewicz (+0”7) e sulla tedesca Lea Boy (+4”). Una vittoria dal valore doppio, perché consente all’azzurra di conquistare anche la classifica generale della Coppa del Mondo, prima volta in carriera, con un totale di 2600 punti. “È stata dura — ha raccontato sorridendo a fine gara — ma volevo fortemente vincere la generale. Questa volta mi godo il momento: lo dedico a me stessa.” Dopo il trionfo individuale, la festa azzurra è continuata nella staffetta mista 4x1500 metri, dove l’Italia (Taddeucci, Linda Caponi, Marcello Guidi e Dario Verani) ha conquistato un brillante secondo posto, battuta soltanto dalla Francia per appena due decimi di secondo. Terzo gradino del podio per l’Ungheria. “Peccato perdere per così poco,” ha commentato Verani. “Ma arrivare insieme, condividere la fatica e la gioia in quattro, è sempre qualcosa di speciale.” Sotto una pioggia tropicale e vento teso, lo spettacolo non è mancato neppure nella gara maschile, dominata dall’ungherese David Betlehem davanti al francese Logan Fontaine e al nostro Dario Verani, terzo e ancora una volta protagonista.
Ben quattro italiani si sono piazzati nella top-10: Andrea Filadelli (4°), Marcello Guidi (6°), Domenico Acerenza (7°) e Giuseppe Ilario (10°). La classifica generale maschile ha premiato Fontaine, vincitore assoluto della Coppa del Mondo 2025, davanti al connazionale Marc-Antoine Olivier e allo stesso Verani, terzo. Il mondiale di nuoto in acque libere a Golfo Aranci non è stato solo sport: è stata una vetrina straordinaria per la Gallura e per la Sardegna, capace di coniugare eccellenza organizzativa, spettacolo naturale e turismo sportivo. La presenza di centinaia di spettatori sul lungomare, in pieno ottobre, dimostra quanto il binomio tra sport e territorio possa diventare motore di sviluppo. E guardando Ginevra Taddeucci trionfare davanti a un mare che sembra non finire mai, si capisce che qui, in Gallura, le acque libere hanno trovato la loro vera casa.
Foto Andrea Masini / DBM
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