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Vento ed emozioni forti per la 32esima edizione della Regata dei Legionari

OLBIA. Un vento teso da maestrale, vele spiegate e lo spirito autentico della vela che si rinnova ogni anno nel Golfo di Cugnana. Si è svolta ieri la 32ª edizione della Regata dei Legionari, appuntamento organizzato dallo Yacht Club Porto Rotondo che unisce sport, tradizione e promozione del territorio in un’unica, grande festa del mare. Con partenza dalle acque antistanti Porto Rotondo, la regata ha segnato come di consueto la chiusura della stagione agonistica nel golfo, riunendo quasi quaranta equipaggi in una giornata di vento e convivialità, tra risate in banchina e sfide vere in mare aperto. La Regata dei Legionari nasce come omaggio ad Andrea Campesi, storico nostromo della Marina di Porto Rotondo scomparso nel 1993. Il nome “Legionari” si ispira ai giovani che collaboravano con lui agli ormeggi e alla logistica: ragazzi del porto, appassionati di mare e di vela, che negli anni hanno dato vita a una tradizione inclusiva, aperta a tutti, dove – come recita la filosofia del Club – “ognuno può partecipare”.

Non a caso, nel tempo, la manifestazione è diventata una sorta di “Barcolana sarda”, grazie al suo carattere popolare e al mix di categorie in gara: imbarcazioni d’epoca, vele latine, regata/crociera e multiscafi cabinati. Più che un evento competitivo, una festa della vela e della comunità, dove contano la partecipazione, lo spirito di squadra e la voglia di condividere il mare. Nel panorama velico sardo, lo Yacht Club Porto Rotondo si conferma un punto di riferimento. Dopo aver ospitato, lo scorso settembre, il Mondiale della classe RS21 con oltre 200 atleti provenienti da tutto il mondo, il circolo dimostra ancora una volta la propria capacità organizzativa e il valore strategico degli eventi velici come motore di promozione territoriale. La Regata dei Legionari ne è un esempio concreto: oltre a chiudere la stagione sportiva, rappresenta un momento di visibilità e valorizzazione per Porto Rotondo, capace di attrarre armatori, equipaggi e visitatori anche nei periodi di bassa stagione. La vela diventa così un volano economico che genera ricadute sull’intero sistema locale, dall’ospitalità alla ristorazione, dalla mobilità alla comunicazione.
Con raffiche da Nord-Ovest fino a 25 nodi, gli equipaggi hanno affrontato il percorso con spirito sportivo e in totale sicurezza. Alcuni si sono distinti per la cura della cambusa, segno che la Regata dei Legionari resta anche un momento conviviale, dove la sfida è più spesso un pretesto per salutare vecchi amici e condividere la passione per il mare. Alla premiazione, svoltasi nella sede dello Yacht Club Porto Rotondo, hanno partecipato il conte Luigi Donà dalle Rose, fondatore del borgo, e Gianbattista Borea d’Olmo, armatore dello yacht d’epoca Vistona e già comandante di Porto Rotondo ai tempi della prima edizione della regata. Entrambi hanno espresso la loro soddisfazione per la presenza di nuove generazioni di velisti, segno di continuità e di rinnovato entusiasmo. Il commodoro Andrea Casimirri ha aperto la cerimonia ricordando Luciana Soro, consigliera del Club recentemente scomparsa, alla quale è stata dedicata la sala riunioni del circolo. Un momento toccante che ha unito i presenti in un minuto di silenzio. Sul piano sportivo, il Premio Challenge Campus è andato all’equipaggio di Forrest Gump, mentre il Premio Challenge A. Campesi, riservato all’equipaggio più giovane, è stato assegnato a Giorgio Nocella sul RS21 di Nox Oceani. Il primo premio per le Vele d’Epoca è andato a Vistona di Gianbattista Borea d’Olmo, mentre nella categoria Crociera/Regata ha trionfato Grande Orazio. Dopo la cerimonia, tra brindisi e racconti di mare, gli equipaggi si sono dati appuntamento al prossimo anno per la XXXIII edizione della Regata dei Legionari. Un evento che, tra memoria, sport e convivialità, continua a rappresentare al meglio l’anima autentica di Porto Rotondo: quella che vive del vento, del mare e della passione condivisa.

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