
Venezia, 12 apr. (AdnKronos) - "Mai vista una siccità di tale portata tra fine marzo e i primi di aprile". Giulio Rocca , presidente di Confagricoltura Venezia, lancia l'allarme alle autorità competenti: “Gli agricoltori sono in grave sofferenza e vogliono essere informati e partecipare alle scelte che verranno prese. La terra è secca oltre misura – spiega Rocca – e si tratta di un fenomeno che non si ricorda a memoria d'uomo quindi assolutamente eccezionale. In questo periodo l'operazione colturale più delicata è la semina del mais che non si riesce a fare a causa dei terreni troppo aridi oppure, laddove si era già provveduto alla semina, ci troviamo di fronte a piante appena nate che rischiano di seccare in campo". "In questo momento anche il frumento è in "levata" cioè nella fase in cui necessita di acqua in abbondanza. Inoltre tutti i vigneti giovani, di cui la provincia veneziana è piena, sono in deficit idrico e si rischia di vedere le barbatelle, appena piantate, seccare in campo. In molte zone i consorzi di Bonifica non hanno ancora potuto mettere a disposizione degli agricoltori l'acqua per irrigare ”, spiega.Anche la Regione nei giorni scorsi aveva confermato che si sta superando in negativo ogni record storico di siccità relativo agli ultimi 20 anni. “Le conseguenze si vedono anche su corsi d’acqua piccoli e grandi” - sottolinea Rocca – e siamo alla disperazione”. Analizzando il periodo compreso tra ottobre 2016 e marzo 2017, si registra un deficit di 170 millimetri di precipitazioni, a fronte dei 350 millimetri attesi. Ma il dato davvero tragico è la mancanza assoluta di neve in montagna che difficilmente quindi potrà permettere di recuperare la mancanza di precipitazioni.
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