
Roma, 12 apr. (AdnKronos) - Il Pd sta mettendo a punto una proposta di sintesi sulla legge elettorale da mettere in campo dopo il congresso dem, a maggio. L'imput di Matteo Renzi, si spiega in ambienti parlamentari, è quello di "accelerare". L'obiettivo è quello di un via libera, alla Camera, entro la pausa estiva. Obiettivo ambizioso vista la palude in cui, per ora, si muove la legge elettorale. La proposta potrebbe ruotare attorno all'Italicum corretto, che oggi in commissione Affari costituzionali alla Camera, ha compattato un fronte variegato dalla Lega (che ha abbandonato il Mattarellum) al M5S (con il suo Legalicum, che è appunto un Italicum corretto) a Mdp. Il punto è trovare un'intesa politica sulle correzioni. Gli uffici del Pd hanno già elaborato un possibile testo di sintesi. Decine di pagine, si riferisce, perchè "quando tocchi la legge elettorale, anche una correzione è qualcosa di molto articolato". Comunque, ribadiscono i dem, "di fronte a chi fa melina e dice solo di no, siamo pronti a fare noi una sintesi". Cercando anche di stringere i tempi. Per andare a votare in autunno? Oggi il sottosegretario Luciano Pizzetti ne ha parlato esplicitamente durante l'assemblea al Senato. "No -stoppa Ettore Rosato- prima del congresso, il voto anticipato aveva un senso. Ora è uscito dall'orizzonte. Semmai chi mette a rischio la legislatura sono quelli di Mdp che votano la fiducia al governo a giorni alterni..".
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