
(AdnKronos) - Adesso che "finalmente le luci dei riflettori si sono accese", scatenando "l’indignazione generale della 'società civile' - prosegue Giardina -, il rimedio è peggiore del male. Solo interventi confusi e di emergenza e limitati alla cosiddetta 'disabilità gravissima', con parametri e procedure assurde e contraddittorie. E tutte le altre persone con disabilità?". Il rischio allora, secondo Giardina, è che il governatore Crocetta scateni "una guerra tra poveri che sarebbe ancor più grave rispetto alla totale indifferenza che ha fino ad oggi dimostrato su questo tema. Valuteremo se tali provvedimenti hanno profili di illegittimità e se sono addirittura discriminatori e in tal caso, chiederemo alla magistratura di annullarli".Secondo Anffas Sicilia, la battaglia sui diritti delle persone con disabilità siciliana "non può e non deve diventare un talent e i riflettori non si debbono più spegnere". Da qui un "ultimo appello" al mondo politico-istituzionale affinché "le associazioni rappresentative della disabilità siciliana siano finalmente coinvolte – conclude il presidente di Anffas Sicilia –. E i processi decisionali e loro giuste istanze, ascoltate ed accolte".
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