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Crisi: Stato può incassare oltre 35 mld con legge sovraindebitamento/Adnkronos

economia
AdnKronos
Milano, 20 apr. (AdnKronos) - Eliminare i debiti di 20 milioni di persone e far incassare allo Stato oltre 35 miliardi di euro. Si può. E senza imbrogli. La legge 3/2012, nata dopo i suicidi di imprenditori per difficoltà economiche, è per tutti: partite Iva, chi non riesce a pagare le rate dopo aver perso il lavoro, piccoli artigiani, chi ha una start up o un'impresa agricola. Il cosiddetto 'Concordato dei piccoli' ha potenzialità enormi per il consumatore - può far fronte ai debiti in modo coerente con le proprie risorse - per il creditore e per il bilancio pubblico, stimabile in oltre due punti di Pil. Una norma senza scadenza, a differenza della rottamazione delle cartelle esattoriali, ma complessa e quasi sconosciuta. Per questo gli esperti chiedono al governo chiarimenti e semplificazioni. Dai dati del monitoraggio forniti all'Adnkronos dal ministero della Giustizia risulta che nel 2016 sono 948 i piccoli debitori insolventi o consumatori sovraindebitati che hanno chiesto assistenza a un Organismo di composizione delle crisi. Numeri bassi per un bacino potenzialmente enorme.Un italiano su tre ha un debito con Equitalia: da incassare per conto di enti pubblici ci sono 817 miliardi, il 43% (351) è difficilmente recuperabile: 147,4 miliardi sono dovuti da soggetti falliti, 85 da persone decedute e imprese cessate, 95 da nullatenenti. Recuperando il 10% del denaro 'incagliato', circa 35 miliardi di euro, il risultato sarebbe superiore a una manovra finanziaria. I crediti nei confronti dei privati invece sono quasi 60 miliardi, di cui 47 riferiti al settore bancario-finanziario-leasing, secondo Unirec, l'associazione confindustriale delle imprese dei servizi a tutela del credito. Nell'ipotesi più cauta il recupero su questo fronte supererebbe i 6 miliardi.

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