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Crisi: Danovi, legge sovraindebitamento va modificata e pubblicizzata

economia
AdnKronos
Milano, 20 apr. (AdnKronos) - "Il 'concordato dei piccoli' non è decollato: è ancora poco noto e poco richiesto" perché ha "lacune e criticità che lo limitano". Remo Danovi, presidente dell'Ordine degli avvocati di Milano, intervistato dall'Adnkronos, interviene sui dati del ministero della Giustizia sulla legge 3/2012 - solo 948 istanze nel 2016 in Italia - e le potenzialità per lo Stato: gli enti pubblici potrebbero incassare oltre 35 miliardi di euro. Nel capoluogo lombardo è stato istituito, la scorsa primavera e tra i primi forensi in Italia, l'Organismo di conciliazione della crisi. Ogni giorno all'Organismo che ha sede nel Palazzo di giustizia si rivolgono mediamente 26 persone: dieci allo sportello, nove chiedono informazioni al telefono, sette inviano email; numeri in crescita del 30% rispetto al 2016. Solo una parte passa all'azione. A Milano, nel 2016, sono state presentate 60 istanze: la metà (29) si sono arrese di fronte al preventivo del professionista; 21 hanno accettato il preventivo e il gestore sta lavorando a una delle tre tipologie di provvedimento previste dalla legge, dieci debitori stanno ancora valutando cosa fare. "La composizione - spiega Danovi - può essere attivata solo su impulso volontario del debitore, ciò fa emergere in ritardo la crisi, pregiudica la par condicio fra creditori e nel frattempo il patrimonio potrebbe essere stato intaccato". Inoltre "è difficile ottenere il consenso dei creditori, specie di quelli pubblici, alla proposta di accordo". La procedura "è costosa e il patrocinio a spese dello Stato non è esteso alle crisi da sovraindebitamento". Nel primo trimestre 2017 sono pervenute 16 istanze, che hanno prodotto 12 preventivi: tre già accettati e nove in attesa."La Camera ha approvato un’importante riforma sulle crisi d’impresa e le insolvenze, si tratta di una delega al governo, il cui criterio essenziale è l’attivazione di procedure di allerta per fare emergere tempestivamente le situazioni di crisi; nonché favore la 'composizione assistita' stragiudiziale, che può rappresentare un potenziamento rispetto agli attuali piani e proposte. Il Senato deve ancora iniziare l’esame del testo, che ha bisogno di essere migliorato in alcuni punti, e non è sicuro che si riesca ad approvare la riforma entro la fine della legislatura. Ma - conclude Danovi - ce lo auguriamo".

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