
Roma, 7 nov. (AdnKronos) - "Solo grazie a una maggior penetrazione elettrica nei principali settori di consumo, in particolare nei trasporti e nel residenziale, sarà possibile per l’Italia raggiungere il target europeo di riduzione delle emissioni di CO2 fra l’80 e il 95% al 2050". Lo ha evidenziato Agostino Re Rebaudengo, vice presidente di Elettricità Futura, intervenendo a Ecomondo alla Tavola Rotonda 'Le proposte degli Stati Generali sulla Strategia Energetica Nazionale e il Piano Clima Energia'. "Con Elettricità Futura - ha spiegato - abbiamo svolto un intenso lavoro sulla bozza di Strategia Energetica Nazionale (SEN) che ha portato alla stesura di un documento che sintetizza efficacemente le diverse anime dell’associazione: nella nostra visione della transizione energetica il vettore elettrico è il driver fondamentale di decarbonizzazione".Sono quattro i principali obbiettivi di Elettricità Futura da qui al 2030. Innanzitutto far crescere la quota dell’energia elettrica sui consumi finali dall’attuale 21% al 25%; in secondo luogo, fissare al 48% (rispetto all’attuale 43) la riduzione delle emissioni di CO2; a fronte di un consumo finale lordo di energia al 2030 stimato a 340 TWh, l’associazione ritiene possibile una riduzione dei consumi dell’ordine del 40%, a fronte del 30% indicato dall’UE; il contributo della fonti rinnovabili, infine, dovrà raggiungere almeno il 50% del consumo finale lordo di energia.
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