Parlamento: Associazione collaboratori, riforma entro legislatura

politica
AdnKronos
Roma, 13 nov. (AdnKronos) - “La trasmissione 'Le Iene' ha provato ieri, per l’ennesima volta, che i contratti in nero in Parlamento sono tutto fuorché un’eccezione". Lo afferma la presidente dell’Associazione italiana collaboratori parlamentari, Valentina Tonti. “Se ci fosse bisogno di ulteriori conferme alle irregolarità diffuse –aggiunge- l’involontaria ammissione del senatore Antonio Razzi di aver pagato per due anni il proprio collaboratore 'cash', portandogli i soldi in Svizzera, dovrebbe togliere ogni dubbio. Si tratta di una ulteriore conferma di comportamenti illeciti e irrispettosi delle Istituzioni che si aggiungono agli altrettanti che rimangono nascosti, a causa della paura di molti colleghi di perdere il lavoro". "La speranza è che gli Uffici di Presidenza delle Camere, dopo l'impegno della presidente Laura Boldrini e le promesse fatte in piazza e durante gli incontri dedicati con i Gruppi parlamentari, portino a termine entro la fine della legislatura una riforma seria della professione del collaboratore parlamentare. Farlo ora, in questa legislatura -conclude Tonti- è l'unico rimedio possibile perché le nuove Camere non perpetuino un situazione vergognosa di assenza di regolazione, che nel tempo ha dato innumerevoli occasioni di comportamenti inconciliabili con la funzione legislativa propria delle Camere".

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