(AdnKronos) - Ma quando l'accordo sembrava ormai fatto, il legale che rappresenta Grillo, Andrea Ciannavei, si è appellato alla cosiddetta clausola di riservatezza, condizione sine qua non per firmare l'accordo. Sollevando parecchi dubbi nei 15 espulsi ormai a un soffio dal reintegro. Per loro, infatti, la clausola di riservatezza svuota di senso l'accordo, considerando che hanno rinunciato -a differenza degli altri 8 espulsi difesi dall'avvocato Lorenzo Borré- a ogni forma di risarcimento danni pur di veder riconosciuta la loro buona condotta. Così l'accordo è stato messo in stand-by: il giudice ha aggiornato l'udienza al 5 dicembre per la precisazione delle conclusioni.
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