OLBIA. Manca ormai solo un mese al ritorno di Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu che, dall’8 al 16 agosto, animerà Berchidda e diversi altri centri del nord Sardegna per la sua trentottesima edizione. Un’edizione speciale, dal titolo evocativo: What a Wonderful World, in omaggio alla celebre canzone di Louis Armstrong. Un messaggio di bellezza e speranza, oggi più che mai necessario. «Ci piace pensare che la musica e l’arte possano cambiare il volto del mondo, dipingendolo di colore», afferma Fresu. Ed è proprio questo lo spirito che anima il programma 2025, in continuità ideale con le precedenti edizioni dedicate a Rainbow, Futura e A Love Supreme. Come da tradizione, la base operativa del festival è Berchidda, paese natale di Fresu, ma il suono si diffonderà anche nei territori di Alà dei Sardi, Arzachena, Banari, Budoni, Porto Rotondo, San Teodoro, Tempio Pausania e molti altri centri del nord Sardegna, per un mosaico sonoro che abbraccia il territorio e le sue comunità. Il cuore del festival pulsa sul palco centrale di piazza del Popolo a Berchidda.
Qui, tra l’11 e il 15 agosto, si alterneranno star del calibro di Stefano Bollani con il Danish Trio, Enrico Rava con i Fearless Five, Danilo Rea in piano solo, e il trio Mare Nostrum formato dallo stesso Fresu, Richard Galliano e Jan Lundgren. Spazio anche alla scena internazionale con Ze in the Clouds, Svaneborg Kardyb e Trentemøller. Gran finale di Ferragosto con Les Amazones d’Afrique, in una festa gratuita che ogni anno sancisce l’abbraccio fra pubblico e artisti. Fuori da Berchidda, non mancano nomi di rilievo: Paola Turci (protagonista dell’omaggio a Fabrizio De André a L’Agnata), Nick The Nightfly, Simona Molinari, Ivan Segreto, Stefania Tallini Franco Piana, Bebo Ferra e Salvatore Maiore, e molti altri. Anche il viaggio marittimo tra Livorno e Golfo Aranci con la Sardinia Ferries, accompagnato dai fiati del Mefisto Brass, è ormai una tradizione irrinunciabile. Time in Jazz è un’esperienza che va oltre la musica. È un viaggio tra linguaggi, emozioni e visioni del mondo. Tra le iniziative più amate, torna Time to Read, con incontri letterari a Sa Casara dall’11 al 14 agosto. Tra gli ospiti: Stefano Zenni e Paolo Fresu in dialogo su Louis Armstrong, Stefano Senardi e il giornalista Damir Ivic, Gianrico Carofiglio con Danilo Rea, Alessandro Bergonzoni, e un omaggio a Gigi Riva a San Michele con Nicola Muscas e Gianfranco Zola. A chiudere, il 16 agosto, la presentazione del Time in Jazz Diary 2024 con le fotografie di Paolo Soriani e Francesca Sara Cauli, in mostra accanto alla permanente CasArt.
Grande attenzione è rivolta ai più piccoli con Time to Children, curato da Sonia Peana. Dal 10 al 15 agosto, a Sa colte ’e su ’oltiju, un fitto calendario di laboratori, spettacoli e attività educative: da GeGè Telesforo e Christian Mascetta alla scoperta dei suoni, a Gloria Campaner con il laboratorio C# See Sharp, passando per Monica Demuru e Natalio Mangalavite, i mosaici collettivi di Anna Franceschi, la musica elettronica spiegata da Simone Mura, e il racconto di Gramsci spiegato a mia figlia con Paolo Floris. Ferragosto tra gli alberi di Santa Caterina con il poetico Gufo Rosmarino, narrato da Giancarlo Biffi con musiche di Fresu e altri artisti. Quest’anno, per la prima volta nella sua storia quasi quarantennale, Time in Jazz si estende fino a settembre. Il 5 e 6, due giornate di attività negli spazi di Sa colte ’e su ’oltiju, accanto all’ex caseificio Sa Casara, chiuderanno simbolicamente questa edizione: un ulteriore gesto d’amore verso il territorio, verso la musica, verso quel mondo meraviglioso che ancora possiamo costruire insieme. Time in Jazz è molto più di un festival: è un’idea di Sardegna che vibra di futuro, accoglienza, cultura e umanità.
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