Expo 2025,i vini sardi e galluresi conquistano il Giappone

OLBIA. La Sardegna e la Gallura  si afferma protagonista all’Expo 2025 di Osaka, grazie ai suoi vini simbolo che raccontano una terra antica e autentica. I Consorzi di Tutela del Cannonau di Sardegna DOC, Carignano del Sulcis DOC, Vermentino di Sardegna DOC e Vermentino di Gallura DOCG hanno rappresentato l’eccellenza enologica isolana in un evento internazionale di altissimo profilo, suscitando forte interesse tra gli operatori del settore giapponese. All’interno della cornice dell’Esposizione Universale di Osaka 2025, si è svolta la settimana tematica dedicata all’agroalimentare sardo, promossa dall’Assessorato dell’Agricoltura della Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con le agenzie regionali Laore e Agris. Evento di punta della missione è stato il seminario “La Sardegna del vino incontra il Giappone”, che ha visto la partecipazione attenta e qualificata di oltre 26 operatori del settore tra importatori, buyer, giornalisti, ristoratori e sommelier giapponesi. Durante l’incontro, durato oltre tre ore, sono stati approfonditi temi chiave come le tecniche di vinificazione, la storia millenaria dei vitigni autoctoni, l’importanza delle denominazioni di origine controllata e il profondo legame tra vino e territorio sardo.

 Quattro i vini sardi messi in luce durante l’evento:
    •    Cannonau di Sardegna DOC, conosciuto come “il vino dei centenari”, simbolo di longevità e tradizione.
    •    Carignano del Sulcis DOC, espressione unica di un vitigno che cresce sulle sabbie del Sulcis, capace di raccontare una terra forte e resiliente.
    •    Vermentino, presentato in due versioni: il Vermentino di Sardegna DOC e il Vermentino di Gallura DOCG, entrambi apprezzati per freschezza, mineralità e personalità.
    •    Vernaccia di Oristano, vino raro da meditazione, che ha stupito il pubblico nipponico per la sua complessità e struttura.

A guidare le presentazioni e i tasting sono stati, oltre ai presidenti dei Consorzi, anche Luigi Usai e Alessandra Corda dell’Assessorato Agricoltura, Renzo Peretto dell’Agenzia Laore e il docente universitario Luca Mercenaro del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari. “Il palcoscenico giapponese, in una vetrina come l’Expo, è un’occasione preziosa per raccontare la Sardegna del vino e preparare il terreno a future collaborazioni internazionali” – Mario Mereu, Consorzio Cannonau di Sardegna. “Il Giappone è un mercato strategico, curioso e aperto alla qualità. Noi dobbiamo essere pronti a valorizzare al massimo questo interesse” – Giovanni Pinna, Consorzio Vermentino di Sardegna. “Guardare all’Estremo Oriente non è più un’opzione, ma una necessità. I nostri vini, unici e inimitabili, possono trovare qui un pubblico pronto ad apprezzarli” – Marco Piro, Consorzio Vermentino di Gallura. “La sinergia con il settore caseario ha funzionato alla perfezione. Ora serve replicare il modello in altri mercati emergenti” – Raffaele De Matteis, Consorzio Carignano del Sulcis. L’iniziativa all’Expo 2025 ha dimostrato che l’internazionalizzazione dei vini sardi è possibile e auspicabile, soprattutto in mercati come quello giapponese, sempre più attento al racconto territoriale, alla qualità certificata e all’esperienza sensoriale che solo certi vitigni autoctoni possono offrire. Grazie alla presenza istituzionale e al coordinamento degli enti regionali, i Consorzi di Tutela sono riusciti a costruire relazioni di valore con interlocutori chiave del mercato asiatico, aprendo la strada a futuri incoming di buyer internazionali in Sardegna, con l’obiettivo di rafforzare la filiera export del vino isolano. Vini sardi all’Expo 2025 non è solo una partecipazione: è un investimento sul futuro e sulla capacità di una regione di raccontarsi al mondo attraverso i suoi sapori, la sua cultura e il suo terroir unico.
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