Cgil: Camusso, da Governo risposte insufficienti, non ci fermiamo/adnkronos

economia
AdnKronos
Roma, 2 dic. (AdnKronos) - "C'è una distanza tra il messaggio che ci raccontano, che il Paese sta bene, che cresce, che è uscito dalla crisi e le risposte che non ci sono sui temi del lavoro e delle pensioni": "le ferite prodotte dalla crisi sono ancora tutte aperte" e nella manovra "non cogliamo un segno differente, una prospettiva diversa. C'è troppa continuità e non si produce giustizia sociale". Ad affermarlo, nel corso del suo intervenendo a Piazza del Popolo in occasione della manifestazione sulle pensioni, è il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, sottolineando che le iniziative di mobilitazione continueranno sui luoghi di lavoro e che "la mobilitazione generale non è lontana nel tempo". Le iniziative, spiega il leader del sindacato di Corso Italia a Roma ma in collegamento anche con le manifestazioni a Palermo, Torino, Cagliari e Bari, non si fermano oggi "sia chiaro": "continueremo. Non ci fermeremo". Sui posti di lavoro, spiega, "continueremo ad organizzare assemblee e scioperi per sostenere la vertenza". Anche perché, rileva, "dobbiamo fare uscire il Paese dalla retorica sui giovani".Il Governo, rileva Camusso, "ha fatto una scelta, quella di chiudere la porta sulla prospettiva previdenziale dei giovani. E' una scelta quella di isolare qualche emergenza, qualche caso e non produrre invece una risposta all’ingiustizia del sistema". Il sistema attuale ai giovani, sottolinea, "dice una cosa precisa: se sarai fortunato e avrai una carriera continua potrai accedere alla pensione flessibilmente ma se sei come i giovani di oggi, precari e con discontinuità con i lavori poveri, tu non vi potrai mai accedere". Per il leader della Cgil, invece, "non dobbiamo aspettare di avere una generazione con il fantasma della povertà ma dobbiamo iniziare a dare risposte, adesso. Non costa oggi. Dobbiamo avere a cuore cosa succederà per i giovani. Bisogna costruire risposte".

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