
(AdnKronos) - Il Governo, con la manovra aveva "un'occasione per avviare una nuova stagione, aprire una prospettiva, per iniziare a disegnare un futuro diverso, meno disuguale". Invece non da' le risposte giuste e sul tema delle pensioni "non rispetta gli impegni": "se il governo non rispetta gli accordi che fa che credibilità c'è poi negli impegni che si assumono". E se, rileva Camusso, c'è "una luce in fondo al tunnel", è arrivato "il momento per iniziare a restituire a chi ha pagato durante la crisi tutti i prezzi della globalizzazione e della finanza". Invece ancora "non c'è giustizia sociale, ci sono troppo disuguaglianze e non si da risposte ai giovani". La priorità della Cgi, sottolinea, "è il lavoro e siamo determinati a voler dare ai giovani gli stessi diritti di cui abbiamo goduto noi nella storia". Per Camusso, "non può esistere solo la stabilità finanziaria se non si tiene conto della condizione sociale". E la legge di Bilancio, "che doveva essere una manovra sociale" non risponde alle necessità dei lavoratori, dei giovani e dei pensionati. Proprio per quello continueremo a fare pressing in modo che il dibattito parlamentare possa arrivare "a cambiare le norme già previste dal Governo", in particolare sulle pensioni, "perché è evidente che così non funziona. Molti gruppi parlamentari hanno detto che condividevano le nostre obiezioni, vediamo la discussione che si farà alla camera"."I conti non tornano" sottolinea Camusso citando lo slogan della manifestazione anche perché "i numeri ci dicono che cresce l'incertezza e la precarietà". L’articolo 18, rileva, "non è un totem ideologico ma una necessità concreta per evitare divisioni nel mondo del lavoro. Protegge dai licenziamenti ingiustificati e discriminatori sempre più numerosi".
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