**Verso il 4 marzo: no ticket, no voto**

politica
AdnKronos
Roma, 5 feb. (AdnKronos) - Sono pronti a ricorrere alla Corte costituzionale e a chiedere al governo il rimborso dei costi sostenuti per rientrare a votare nel proprio comune di residenza. Sono gli studenti calabresi fuori sede, circa 32mila secondo le ultime stime, iscritti in Atenei di altre parti d'Italia. Come gli italiani che si trovano temporaneamente all'estero, alle elezioni del prossimo 4 marzo vorrebbero votare per corrispondenza o in un seggio allestito nella città dove si trovano a studiare. Ma la loro richiesta non è stata accolta al momento di elaborare la legge elettorale, troppo alto il rischio di brogli o manomissioni ha obiettato il Viminale.Ma loro non si arrendono. "Per un cittadino in mobilità all'estero -si legge in una petizione lanciata su Charge.org che ha raccolto finora oltre 5.500 firme- il diritto di voto è pienamente garantito, mentre per uno che si trova all'interno di confini italiani no".

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