Influenza: allarme Ecdc-Oms, calo vaccinazione rischio per prossima pandemia

Meno di un terzo degli anziani si è vaccinato in metà dei Paesi esaminati

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AdnKronos
Roma, 7 feb. (AdnKronos Salute) - La scarsa diffusione della vaccinazione contro l'influenza stagionale in Europa metterà a repentaglio la capacità di proteggere le persone durante la prossima pandemia. A lanciare l'allarme sono l'Ufficio regionale europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che hanno effettuato la prima panoramica completa sulla copertura vaccinale nella Regione europea in 7 anni (tra il 2008-09 e il 2014-15): all'interno dei gruppi ad alto rischio risulta in costante calo e metà dei Paesi segnala anche una diminuzione del numero di dosi di vaccino disponibili. Mentre la stagione 2017-18 raggiunge il picco in Europea orientale - segnalano gli organismi - secondo la rete EuroMomo alcuni Stati stanno riportando un eccesso di mortalità fra gli anziani. "La vaccinazione è la misura più efficace per prevenire gravi malattie causate dall'influenza. Tuttavia, secondo la nostra ricerca, la diffusione della vaccinazione antinfluenzale è in costante diminuzione", afferma Zsuzsanna Jakab, direttore regionale dell'Oms per l'Europa. "Questo è motivo di seria preoccupazione per le persone a più alto rischio di gravi conseguenze, in particolare per gli anziani e potenzialmente per l'intera popolazione, poiché la produzione di vaccini pandemici è strettamente legata all'uso di vaccini stagionali. Esorto i Paesi europei ad aumentare la copertura vaccinale per raggiungere l'obiettivo del 75% tra le persone anziane e le altre persone a rischio". Andrea Ammon, direttore dell'Ecdc, ricorda che "tutti gli Stati membri dell'Unione europea hanno aderito all'obiettivo di raggiungere il 75% tra gli anziani e altri gruppi vulnerabili, tuttavia questi obiettivi non sono stati raggiunti".I due enti stimano che oltre 44 mila persone muoiano ogni anno di malattie respiratorie associate all'influenza stagionale nella regione europea dell'Oms, su un totale di 650 mila decessi a livello mondiale. Secondo indagini annuali finanziate dall'Ecdc e dall'Oms, sebbene 34 mila (oltre il 75%) di questi decessi in Europa si verifichino tra persone di età pari o superiore a 65 anni, la diffusione del vaccino rimane basso in questo gruppo di persone: la metà dei Paesi della regione europea dell'Oms vaccina meno di un terzo di cittadini in età avanzata.Per quanto riguarda gli altri gruppi a rischio, la vaccinazione viene raccomandata anche alle persone con malattie croniche, ma la copertura risulta inferiore al 40% nella maggior parte dei Paesi. Stessa percentuale anche fra gli operatori sanitari. Quanto alle donne incinte, in totale il 90% dei Paesi ha emesso raccomandazioni in merito nel 2014-15, rispetto al 40% prima della pandemia di virus A/H1N1 del 2009; tuttavia la copertura complessiva risulta bassa, con la metà dei Paesi che hanno riferito una copertura inferiore al 10%. Ancora: meno della metà dei Paesi, la maggior parte dei quali nell'Europa orientale, ha raccomandato la vaccinazione antinfluenzale nei bambini piccoli, per cui la copertura varia da meno dell'1% all'80%.Secondo Oms e Ecdc, è una serie di fattori a influenzare la diffusione della vaccinazione: nei Paesi a basso reddito, dove l'influenza non può essere considerata una malattia ad alta priorità, la scarsa copertura è una conseguenza del limitato apporto di vaccini. Mentre laddove i vaccini sono più ampiamente disponibili, l'assorbimento risulta basso o calante per motivi che vanno dalla mancanza di fiducia nei vaccini e nelle autorità sanitarie all'assenza di raccomandazioni da parte degli operatori sanitari, fino a barriere all'accesso, compresi i costi 'out of pocket'.

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