
(AdnKronos) - In crescita del 17% anche le importazioni di carbone da vapore della Corea del Sud, passando dai 93,08 milioni di tonnellate del 2016 ai 108,75 milioni di tonnellate del 2017. Le importazioni di coking coal restano sostanzialmente invariate, raggiungendo i 25,2 milioni di tonnellate (24,7 milioni nel 2016). Le importazioni di carbone di Taiwan nel 2017 hanno raggiunto il picco degli ultimi cinque anni, attestandosi alla cifra record di 68,4 milioni di tonnellate (+5% rispetto ai 65,2 milioni di tonnellate del 2016). L’aumento è stato determinato da una maggiore produzione da carbone nello scorso anno, conseguenza dell’entrata in esercizio di due ulteriori unità a carbone da 800 MW nella nuova centrale di Linkou e, contemporaneamente, della chiusura di un reattore presso la centrale nucleare di Kuosheng.In Turchia le importazioni di carbone da vapore sono aumentate del 9% nel corso del 2017, raggiungendo il livello record di 33 milioni di tonnellate dai 30,38 milioni di tonnellate nel 2016. Per quanto riguarda, invece, altre aree significative del mondo seppur meno determinanti delle precedenti nel corso del 2017, si segnala il Vietnam le cui importazioni totali di carbone sono cresciute del 10% attestandosi a 14,7 milioni di tonnellate, rispetto ai 13,42 milioni del 2016. Il Giappone, che nel 2017 ha registrato importazioni totali sostanzialmente stabili a 185,8 milioni di tonnellate, con un leggero aumento delle importazioni di carbone da vapore a 132,6 milioni rispetto ai 130 milioni del 2016. Infine, una lieve diminuzione pari al 6%, ha riguardato invece le importazioni di carbone in India, che si sono attestate a 179,7 milioni di tonnellate nel 2017, rispetto ai 192,1 milioni di tonnellate del 2016. In particolare, le importazioni di carbone metallurgico sono passate dai 46,7 milioni di tonnellate del 2016 ai 44,4 milioni del 2017 (-5%), mentre le importazioni di steam coal sono passate dai 145,4 milioni di tonnellate del 2016 a 135,3 milioni di tonnellate nel 2017 (-7%).
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