
Roma, 23 mar. (AdnKronos Salute) - Una volta al mese per 2 anni, una donna di 55 anni residente a Madrid ha utilizzato una singolare terapia contro la rigidità articolare: una sorta di agopuntura, ma usando invece degli aghi api vive. Questo, però, a lungo andare le è costato la vita. Un giorno, dopo l'ennesima puntura, si è sentita male e non c'è stato nulla da fare per lei.L'apiterapia contro vari tipi di dolori è "una tecnica che sta diventando sempre più disponibile" in tutto il mondo, ha spiegato alla Cnn Ricardo Madrigal-Burgaleta, autore senior del case study sull'esperienza della donna spagnola, pubblicato sul 'Journal of Investigational Allergology and Clinical Immunology', e in precedenza suo medico all'ospedale universitario Ramon y Cajal della capitale iberica. Subito dopo il malore, alla paziente è stato somministrato metilprednisolone, un farmaco usato per calmare le reazioni allergiche - descrive l'articolo - poi in ambulanza le è stata data una doppia dose di adrenalina, infusioni saline, corticosteroidi e antistaminici. Ma sebbene la sua pressione arteriosa e la sua frequenza cardiaca si fossero stabilizzate, è entrata in coma. In ospedale, la Tac ha mostrato gli elementi di una forma particolare di ictus. Nel giro di poche settimane, la donna è deceduta per insufficienza multiorgano. "Questa morte si sarebbe potuta prevenire se fossero state disponibili adeguate strategie di trattamento e protocolli di gestione del rischio" specifici per chi si sottopone a questo trattamento, ha detto Madrigal-Burgaleta. "Al momento, non esiste un metodo convalidato per sapere se un paziente sta per diventare sensibilizzato al veleno delle api e avere una reazione".
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