
(AdnKronos) - Una scelta sofferta, quella di Forza Italia, in preda all'incertezza fino all'ultimo se votare o meno Fico e uniformarsi alle indicazioni della coalizione, favorevole alla candidatura dell'esponente del Movimento 5 stelle a Montecitorio, in cambio del sostegno di alleati (Lega e Fdi) e Cinquestelle a quella di Elisabetta Alberti Casellati al Senato. La sonora bocciatura di Paolo Romani da parte del Carroccio ha infatti creato nel movimento di Silvio Berlusconi un clima di diffidenza nei confronti di Matteo Salvini difficile da superare. Da qui l'idea di disertare la prima chiama e prendere tempo in attesa dell'esito dello scrutinio a palazzo Madama. Poi la scelta finale di votare Fico, anche se occorrerà valutare se e quanti potranno essere i franchi tiratori. Inizialmente si era infatti pensato di dividersi tra scheda bianca e un sì parziale all'esponente M5S, per rivendicare pari dignità all'interno della coalizione di centrodestra. Un atteggiamento che poteva però presentare controindicazioni e nascondere insidie: sfilandosi dall'appoggio all'esponente M5S, poteva portare con sè il rischio di tagliare fuori Forza Italia da future intese tra Cinquestelle e Lega in partite rilevanti, a cominciare da quella relativa alla formazione del governo. Nessun brutto scherzo invece dalla Lega, come assicura Giancarlo Giorgetti, numero del due del Carroccio: ''Non si fidano di noi? Noi ci fidiamo".
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